Home Politica Piani di zona e servizi sociali, il Comune di Nettuno resta capofila

Piani di zona e servizi sociali, il Comune di Nettuno resta capofila

Il Comune di Nettuno

E’ stato firmato la scorsa settimana presso la sala Serra del comune di Nettuno l’aggiornamento dello schema di convenzione dei Piani di zona. Si tratta della convenzione intercomunale che regola l’organizzazione dei Servizi sociali. Al tavolo, per il comune di Nettuno i delegati del sindaco Alessandro Coppola, i consiglieri Antonio Mazza per la maggioranza e Simona Sanetti per l’opposizione indicata anche in qualità di ex assessore della precedente giunta con una specifica conoscenza della materia. C’erano inoltre l’Assessore alle Politiche Sociali del comune di Anzio Velia Fontana, le dirigenti comunali Margherita Camarda (Comune di Nettuno) e Angela Santaniello (Comune di Anzio) e i rappresentanti del distretto H6 della Asl. Il Comune di Nettuno è stato confermato ente capofila del progetto, anche grazie all’ottimo lavoro svolto proprio dalla Dirigente Camarda, che già ad Albano aveva avviato un lavoro riconosciuto da tutti e che anche a Nettuno si è decisamente distinta.  Contestualmente sono state adottate le modifiche dettate dalla Regione Lazio nella convenzione che da quest’anno prevede una programmazione pluriennale dei lavori ed è stata dettata la tempistica per arrivare ad una gestione associata dei servizi. I due comuni hanno espresso la piena volontà di arrivare ad ottimizzare mezzi e risorse per dare un servizio ottimale alle fasce più deboli delle due città. E’ stato confermato il regolamento dell’ufficio di Piano, la struttura e l’organizzazione. Buone notizie per le persone afflitte da disabilità gravissima per le quali è stato assegnato un fondo da 280mila euro a cui si aggiungono ulteriori risorse per un totale di 600mila euro che verranno, presumibilmente, utilizzati per andare in continuità con i soggetti in assistenza. Prevista anche la ripubblicizzazione dell’avviso “Vita indipendente”, un fondo da 100mila euro rivolto a disabili di età compresa tra i 18 e i 65 anni. A breve quindi, un settore spesso sacrificato dai tagli, potrà invece mettere in campo nuovi fondi ed energie per le fasce deboli della popolazione.
Daniele Reguiz