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Pakistano aggressivo al Pronto soccorso, Saccone interroga il Ministro

E’ stata presentata al Ministro degli Interni e al Ministro della Giustizia dal Senatore Udc Saccone, un’interrogazione a risposta scritta sull’aggressione avvenuta presso il Pronto soccorso di Anzio.
“Premesso che – si legge – in data 23 giugno 2019 una donna è stata aggredita da un pakistano all’interno del pronto soccorso di Anzio; intorno alle 23 la donna si è recata presso la stazione dei Carabinieri di Anzio, asserendo di essere stata aggredita dal marito, e subito dopo è stata trasportata al Pronto Soccorso; i Carabinieri dopo aver svolto le procedure di rito nei confronti del coniuge, si sono recati presso l’ospedale per verificare le condizioni di salute della stessa; al loro arrivo hanno trovato la signora distesa su una barella accanto ad altri pazienti tutti ammassati in una stanza, come spesso ormai succede nei pronti soccorsi; la signora era visibilmente scossa, stressata psicologicamente, e lamentava forti dolori; ad un tratto il suo vicino di letto, un cittadino pakistano con precedenti penali si è alzato e l’ha aggredita mettendole le mani al collo come per strangolarla, minacciandola di ucciderla; uno dei Carabinieri intervenuti si è avventato contro di lui, prendendolo di peso e portandolo via con l’aiuto del personale di vigilanza dell’ospedale. Ha calmato l’uomo che si è reso collaborativo, mentre la donna in stato di shock, è stata portata in un’altra stanza; il cittadino pakistano dopo un momento di tranquillità, davanti a medici e degenti, ha iniziato ad inveire ed urlare strappandosi l’ago cannula che aveva in vena, e minacciando i degenti sulle barelle e gridando: “sono un talebano vi ammazzo tutti”; i due Carabinieri sono immediatamente intervenuti bloccando l’avventore e nella colluttazione si sono procurati alcune escoriazioni e contusioni; il cittadino pakistano è stato medicato e subito dopo portato in caserma, per essere sottoposto a stato di arresto; nonostante l’accaduto, il cittadino pakistano, è stato soltanto denunciato a piede libero e rilasciato dopo qualche ora. Inoltre, alcuni testimoni riferiscono che mentre si allontanava dalla Caserma avrebbe urlato ai carabinieri: “Vi ammazzo tutti”. l’Interrogante chiede di sapere: ai Ministri in indirizzo, ciascuno per la propria competenza, se siano state attuate tutte le procedure di sicurezza e quali valutazioni abbia riscontrato il PM di turno per non procedere all’arresto o almeno al fermo di un soggetto che si è manifestato ad alto rischio di reiterazione di atti violenti”.