Home Cultura e Spettacolo Il saluto di Carlo Cotti al Regista Franco Zeffirelli: “Un enorme grazie”

Il saluto di Carlo Cotti al Regista Franco Zeffirelli: “Un enorme grazie”

Zeffirelli e un giovane Carlo Cotti

Il regista Carlo Cotti, più volte assistente di Franco Zeffirelli, lo ricorda dopo la scomparsa

Parlare “ sorridendo “ di Franco Zeffirelli

Sabato 15 giugno.. “ gasato” in treno. verso Savona per Quiliano – per ritirare il Premio Quiliano Cinema – a 80anni, un premio meritato, non prezzolato, come va tanto di moda, fa sentire – giovanissimo, anche se alle 4,50 si parte da Nettuno Roma Genova Savona – per Quiliano, la stanchezza non si sente.
Ore 12,40 c,a ,, squilla il telefonino.. leggo un nome.. sento la voce che “ Carlo—Franco non c’è più— “ –
Il tempo si è fermato. Non reagisco. Sento gli anni, penso, il telefono squilla. Non rispondo – Metto il silenzio — Aspettavo questa notizia, — ma non cosi… Sorrido. Franco nel bene , nel male, mi ha insegnato, anche questo.. reagire.

Sorrido… dire Grazie a Franco Zeffirelli, dedicandogli il Premio…

A Quiliano, “ Luciano, Eleonora e il loro “Gruppo Cineforum “ Quei bravi ragazzi…” che avevano deciso di dedicarmi il Premio.. mi accolgono.. non ho tempo per piangere.. sorrido lagrime sorridenti –Al ritorno a Nettuno, lunedi 17, alle 19, in diretta Rai radio 2, per Hollywood Party, “ parlando di Zeffirelli, sorridendo” intervistato da Enrico Magrelli —

= Franco Zeffirelli ? Gli devo molto,  di più di quello che devo agli altri miei maestri.  Il primo innamoramento professionale a Londra, era il 1965 – ero la a perfezioanre quel poco d’inglese che mi serviva per la professione scelta, già Zeffirelli, era famoso già dal 1960 , a Londra al Old Vic per il “suo Romeo e Giulietta” con giovanissimi protagonisti come indicati da Shakespeare —e non con i vecchi tromboni di moda- In Italia, trionfavano Giancarlo Giannini ed Anna Maria Guarnieri — e nel  1965 di  Much a do abour nothing (molto rumore per nulla)

 Ho anche il disco vinile che Franco mi dedicò.

Il mio percorso con Zeffirelli?  Sorrido, come dicevo in diretta RAI Radio 3, l’altra sera ad Hollywood Party, per parlare di Zeffirelli – intervistato da Enrico Magrelli… avevo fatto di tutto per essere  ne La Bisbetica Domata ..1966.. ma “ la corte di assistenti “ di Franco era già al completo…e allora, pur di esserci, ho accettato di essere il  settimo assistente per La bisbetica domata – SEMBRA CHE IL COTTINO FOSSE UN PROMETTENTE AIUTO REGISTA,

Il consiglio di Franco. Non ti dirò niente, a te “rubare, guardando quello che faccio” — poi iniziai Romeo e Giulietta, ma me ne andai –troppi assistenti… non mi andava di essere il solo a tirare la carretta.

Franco mi richiamò per il doppiaggi o di Romeo e Giulietta.

“Brother Sun Sister Moon – il mitico  Fratello Sole Sorella Luna”,  visto nascere dalle idee alla sceneggiatura, seduto nel salone in disparte, scrivendo battendo a macchina, quelli che Suso Cecchi d’Amico e  Lina Wertmuller ideavano con Franco, rido, come era bello sentire dire anche parole “a volume alto”.

Anni di incomprensione, torti subiti, arrecati, e Franco 1981—incontrandolo, mi voleva per La Traviata, film opera, per me, mai stanco d’apprendere, una nuova esperienza – mi dice – la vita è anche questo, l’importante che alla base ci sia rispetto , amicizia vera sincera, e amici si era e amici si rimane e cosi  tornai a collaborare con lo Zef   quello splendido film opera La traviata con Teresa Stratas e Placido Domingo.

Finito il film andando a Parigi, con lui, per le conferenze stampe e per il lancio. E mentre lui stava preparando in teatro Maria Stuarda con Valentina Cortese e Rossella Falk, realizzai uno Special per Mixer Rai 2. Zeffirelli fra teatro e Cinema. Per motivi di lunghezza del filmato fu tagliato molto della lunga intervista. Un ricordo mi dice di rileggere una parte della lettera aperta che ho scritto allo Zeffirelli sul bellissimo volume edito in occasione di un omaggio che la Città di Assisigli fece nel 2000 in occasione del Primo Piano sull’Autore …sulle tue scenografie, sulle tue intuizioni, sulle tue regie, sui tuoi sbagli, sarebbe bello farne un dibattito con i giovani, con te eterno giovanotto…

…nel mio materiale di Mixer di Proprietà Rai  tu parlavi proprio ai giovani indirizzando loro dei messaggi su “ come” si deve affrontare un” autore”  un “testo” una “scenografia”  una “messa in scena”  come far nascere “ manualmente”  uno spettacolo…

Io ho vissuto in prima persona tutto questo, imparato? Non lo so, ma il Grazie è enorme..

Un sorriso, come ho terminato l’altra sera ad Hollywood Party.. ricordando Franco— “… Zeffiro (io cosi lo chiamavo)  ricordi, quando andammo a Giffoni Valle Piana.. nel 1986—tu premiatissimo e osannato dai giovani spettatori. E per me  un Premio, il primo, per il mio primo lungometraggio “Sposerò Simon Le Bon” – segui la proiezione… noi  seduti fra giovani scatenati con “Simon Le Bon”— dopo tre 3/ 4 minuti, ti sei alzato.. dicendomi…Cottino, io me me torno a Positano — se vuoi rimani.. come no.. la macchina è qui per te… io torno a piedi…e gatto gatto, ridendo siamo usciti dall’Arena…di Giffoni  —

 

Parlando di Franco Zeffirelli, sorrido