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Maria Vittoria Frittelloni scrive alla parte sana del Pd e difende la Marracino

L'area Sic di Anzio a Lido dei gigli

Lettera aperta alla “parte sana” del PD 

Non mi sono mai iscritta al PD per la semplice ragione che non l’ho mai ritenuto un partito di sinistra. Per me sono molto poche le discriminanti che caratterizzano una forza di sinistra molto semplicemente essere soprattutto dalla parte degli ultimi. Quindi avere come temi centrali il diritto al lavoro, alla salute, allo studio, alla casa. Insomma mettere in primo piano la persona umana e assicurare come Stato che proprio tutti siano garantiti nella soddisfazione dei bisogni fondamentali. Ultimamente sempre di più la nostra società sta perdendo i livelli di efficienza nei servizi pubblici. Cito per esempio lo scadimento che si sta verificando nella sanità pubblica e nella scuola, minando così la parità tra i cittadini, sancita come valore universale dalla nostra Costituzione. I più ricchi potranno curarsi e potranno far studiare i propri figli privatamente in una società sempre più liberistica e sempre meno attenta ai valori comunitari. 

Mi sembra corretto dichiarare che nelle ultime elezioni amministrative ho votato PD, sostenendo il candidato a sindaco Giovanni Del Giaccio e dando la preferenza alla consigliera Anna Marracino. Certamente non una scelta proprio di sinistra, secondo i miei canoni, ma a livello amministrativo si conoscono più da vicino le persone e prevale un criterio che ci fa vedere oltre la lente dei valori universali, con una lente d’ingrandimento e non ci possono sfuggire alcune magagne, che possono essere mascherate dai nobili motivi. Avrei votato volentieri il giovane Luca Brignone, che come schieramento corrispondeva ai miei ideali politici, ma non l’ho fatto per la semplice ragione che chi lo sosteneva, nobilmente ammantato di superiori ideali come i miei, era in realtà la stessa persona, mio compagno di partito, che ad esempio tra il ’90 e il ’95, è stato dirigente dell’assessorato all’urbanistica, nella prima Giunta Bruschini. Ricordo per i più giovani che, dopo l’esperienza della Giunta D’Amico, dove l’architetto Mastracci era vicesindaco e assessore all’urbanistica, Luciano Bruschini assessore ai lavori pubblici e la sottoscritta assessore alla cultura e P.I., nonostante l’impegno della coalizione uscente (formata da PCI,PSI,PSDI,PRI) di continuare l’esperienza della giunta di sinistra, si formò una Giunta, che escludeva l’allora, ancora per poco, PCI. In conseguenza il mio ruolo fu quello di essere capogruppo del PCI all’opposizione, quello dei miei ex colleghi di Giunta, rispettivamente Bruschini sindaco e Mastracci dirigente dell’assessorato all’urbanistica. Credo di ricordare che proprio durante quella tornata amministrativa, a proposito dell’attuale problema, che riguarda il bando per la convenzione della spiaggia libera di Lido dei PINI dell’attuale Amministrazione, fu varato dall’allora assessore all’urbanistica Borelli e dal dirigente responsabile Arch. Mastracci, un provvedimento amministrativo che tentava di legittimare almeno una parte delle villette abusive, paradiso terrestre di molti potenti VIP nazionali. Parliamo quindi del presente, dopo questo breve ricordo della nostra microstoria. Diciamo che sono indignata per come la storia si possa ripetere. Per come ancora avvenga che nobili motivi siano usati per mascherare interessi sostanziosi. Assisto ad una guerra in cui viene usato fango proprio dalla parte che si autodefinisce “sana” e gettato sull’altra parte del PD. Sono sempre disposta a credere alla buona fede delle persone, ma quando si prenderà coscienza di come stanno andando veramente le cose? Mi hanno insegnato a chiedermi “a chi giova?” di fronte alla scelta della cosa giusta da fare. Ora mi chiedo a chi giova la convenzione per la spiaggia libera di Lido dei PINI e soprattutto quali interessi danneggia? Qual’ è in questo momento il ruolo che l’opposizione deve svolgere? Quella di essere comunque contro? Perché la maggioranza si è spaccata? Quali interessi rappresenta il consigliere Marigliani? 

Inoltre in questo momento la commissione trasparenza deve affrontare una grave difficoltà: la sfiducia posta dalla maggioranza verso l’attuale presidente. Certo la maggioranza svolge il suo ruolo e con intelligenza tenta d’insinuarsi nelle fratture della già esigua opposizione, che si rende ancora più debole per le fratture laceranti e il rancore che pervadono le due ali spaccate del PD. Non credo che si possa risolvere facilmente questo dilemma. La consigliera Marracino viene a torto e strumentalmente, secondo me, additata come allineata alla maggioranza, perché, titolare di una opposizione preparata e competente esercitata sulla sostanza dei fatti, a volte riconosce come giuste le scelte dell’Amministrazione. 

La nostra città, governata da molti anni dal Centro Destra, soffre di malanni gravi, che rasentavano la commistione con la malavita organizzata. Molti eventi criminosi e minacciosi, rivolti a passati assessori, lo hanno testimoniato. Vicende oggetto ancora oggi di procedimenti giudiziari lo confermano. Se l’attuale Amministrazione, che ha vinto la campagna elettorale proponendosi in continuità con le precedenti, desse al contrario dei segnali di discontinuità con il sistema affaristico politico del passato che deve fare l’opposizione? Favorire questo processo o contrastarlo? 

Firmato 

Maria Vittoria Frittelloni