Al termine di 12 mesi di lavoro per il comune di Nettuno il Commissario Bruno Strati in diverse occasioni pubbliche ha voluto salutare la città di Nettuno, i cittadini e il personale dell’Ente. Lo ha fatto durante le celebrazioni del 2 giugno, con uno dei suoi centrati e applauditissimi discorsi, poi durante l’inaugurazione dei lavori nel giardino del Forte Sangallo. Lo ha fatto infine in una lunga intervista alla nostra Redazione che ha avuto il piacere di raccontare passo dopo passo gli impegni che il Commissario ha portato avanti affinché il periodo commissariale non fosse un momento di ‘letargo’ per Nettuno. All’intervista, per la gran parte del tempo, ha preso parte anche il sub Commissario Gerardo Infantino. I due hanno lavorato fianco a fianco, per portare risultati che a in parte sono già visibile e presto lo saranno anche di più. Infantino e Strati hanno portato avanti un lavoro di grande collaborazione ed è evidente tra loro lo spirito di squadra e la reciproca stima.
Come è stato per Lei – chiediamo a Strati – che ha già portato avanti tanti commissariamenti, restare 12 mesi alla guida di Nettuno?
“Non sono stato solo – risponde – Gerardo Infantino ha lavorato con me e insieme abbiamo cercato di coinvolgere il personale dell’Amministrazione per fare bene nonostante i tempi stretti. Abbiamo dato obiettivi agli uffici, molti dei quali raggiunti. Non ci siamo concentrati su poco e anzi abbiamo cercato di guardare a 360 gradi ai problemi complessi e meno complessi della città. C’è da dire – sottolinea Strati – che la precedente Amministrazione aveva lasciato tante cose in corso di realizzazione grazie allo staff tecnico elevato siamo riusciti a portare a termine tante cose. Nettuno – spiega – è una città complessa con tanti problemi da risolvere e un turismo da rilanciare. Abbiamo tenuto botta per il tempo che siamo stato qui e abbiamo avuto aiuto dallo staff dei dirigenti per raggiungere risultati in alcuni casi davvero ottimi. L’intento era quello di far sentire ai cittadini il fatto che si stava lavorando per una casa che si sentiva propria. In 12 mesi ci siamo calati nella realtà locale, non abbiamo risolto tutto ma ci abbiamo provato. Su alcune cose, nei mesi finali, c’è stato uno stop per esigenze di equilibrio e di opportunità. Non bisogna solo fare – ha concluso Strati – è necessario anche fare bene”.
E la gestione Commissariale non solo ha portato avanti quanto programmato ma ha ottenuto 5 milioni di euro per la città…
“E’ vero – spiega Gerardo Infantino – il Mef (Ministero economia e finanza) ha erogato la somma di 5 milioni di euro a fronte di un importante lavoro di progettazione. Io – ha detto – ho rappresentato l’anima tecnica del commissariamento ma ci tengo a dire che la stragrande maggioranza del lavoro è di Bruno Strati, che ha lavorato tantissimo, anche da casa, giorno e notte, spesso trascurando al famiglia e i tre figli per il senso del dovere. Strati ha una grande capacità – ha concluso Infantino – rende la vita semplice a tutti coloro che lavorano con lui e non è una questione da poco”.
Quali sono state – chiediamo – le linee guida negli interventi?
“Abbiamo cercato di lavorare sul decoro in centro, ma anche sulle strade e le periferie che troppo spesso sono trascurate e su cui molto c’è da fare. Di recente abbiamo siglato un accordo per lo sviluppo della diffusione del gas. Abbiamo ampliato la rete sia la confine con Anzio in zona Padiglione che verso Tre Cancelli”.
Al suo arrivo in che condizioni ha trovato l’Ente?
“Mi sono trovato a lavorare al netto di un brutto clima che regnava nei primi mesi negli uffici – ha risposto – cercando di procedere in serenità creando un senso di squadra. Molte cose sono state fatte bene dai progetti al percorso in campo sociale, con al Dirigente Margherita Camarda impegnata giorno e notte per rendere Nettuno un comune di esempio per tutti gli altri, fino al lavoro in campo tributario. Un lavoro egregio che ha migliorato le condizioni economiche dell’Ente con delle certezze sulle Entrate che hanno fatto al differenza. Devo dire grazie anche al Comandante della Polizia locale Arancio, sempre presente e disponibile, che non i è tirato indietro quando gli è stato chiesto di fare degli sforzi in più per il Comune”.
Quale è stata la cosa più difficile che ha dovuto affrontare?
“Sono rimasto male del fatto che ci siano stati scontri e accuse dove sarebbe necessaria collaborazione tar le parti sociali. Ho cercato di creare unione e collaborazione tra alcune associazioni per il bene di Nettuno ma non è andata come speravo. Infine ci sono state divisioni, accuse, polemiche nel settore turistico che avrebbe dovuto essere di crescita e sviluppo. Sono rimasto male anche di tanto talento e capacità che non sono riuscite ad essere costruttive per la città”.
Una cosa bella di Nettuno che l’ha colpita?
“Ce né più di una – ha risposto Strati – la devozione per la Madonna delle Grazie e il senso di appartenenza che crea lo sport cittadino, il baseball. Ma anche le cerimonie per lo Sbarco. Il 22 giugno uscirà un francobollo commemorativo e avrei voluto ci fosse scritto anche Nettuno, ma Candido (il sindaco di Anzio ndr) mi ha detto che sottolineerà l’impegno che il comune ci ha messo per questo risultato. Un’altra cosa che vorrei dire è che mi ha profondamente deluso l’episodio legato alla foto di Cappellari sui social con il carroarmato tedesco. La revoca dei vertici dell’Unicivica non è stata fatta a cuor leggiero. L’Ente è stato guidato in maniera prolifica ed avevo considerazione del lavoro della dottoressa Di Fede. Mi fidavo. Poi è accaduto quello che è accaduto. Se tornassi indietro al rievocazione storica nella forma in cui è stata organizzata nonna rifarei”.
Tornerà a Nettuno dopo l’esperienza commissariale?
“Tornerò da turista e alle cerimonie di inaugurazione delle opere che abbiamo lasciato in sospeso, come il parcheggione, il teatro, il palazzo comunale. A Nettuno c’è tanto da fare. Noi abbiamo avviato un’azione risarcitoria per un milione di euro con la Marina per il danno arrecato con la parte abusiva. Voglio fare un augurio a questa città: che trovi slancio con un amministrazione stabile che possa ragionare nel breve e lungo termine. Nettuno ha tante potenzialità e tante cose si faranno a breve, dal nuovo parcheggione alla ristrutturazione del Comune. Bisognerebbe e puntare su una sponsorizzazione della città, del suo mare e delle sue bellezze e continuare a condividere con Anzio, ma anche con le altre città circostant, dei percorsi comuni, per trovare nei settori trasversali soluzioni condivise su problemi come le strade, la viabilità e i lavori pubblici. Mi piacerebbe in un territorio come questo, ricco di Storia, la creazione di un Museo dello sbarco a cielo aperto, allargato che possa unire ancora e mai dividere. Anche il programma estivo si potrebbe condividere darebbe forza ai due centri anche con la creazione di spazi comuni”.
Una visione ci città quella di Strati che davvero ci è piaciuta come l’impegno, evidente, profuso per dare risposte ai cittadini e per comunicare la sua presenza e vicinanza ai problemi dei cittadini.
Una nota a margine la merita il capitolo Comunicazione. Decisamente fuori dagli obblighi di una gestione commissariale nei mesi in cui ha gestito l’Ente il Commissario Strati si è impegnato per promuovere il lavoro degli uffici e diffondere un’immagine positiva della città. Il Commissario non ha risparmiato lodi ai dirigenti e al personale, ha motivato chi lavora per la città ed ha condiviso le immagini di ogni singolo lavoro di miglioramento messo in atto. Ha avviato un dialogo con la città rispondendo ad ogni segnalazione, dalla buca al più piccolo disagio. Ha saputo interpretare, meglio degli ultimi Sindaci, l’esigenza di comunicazione dei cittadini che lo hanno molto apprezzato e lodato sui social per aver dato loro delle risposte sempre. Ha avuto il coraggio di fronteggiare prese di posizione politiche ed è andato avanti nella realizzazione di opere importanti nella convinzione che fossero nell’interesse dei cittadini. Si è impegnato, con alterni successi, a cercare di creare un dialogo anche tra vecchie e nuove Associazioni cittadine, consapevole che solo il dialogo è strumento di crescita ed evoluzione di una città. Con il suo agire è stato un buon esempio, che si spera la politica eletta sia in grado almeno di imitare. Il Commissario Strati ha lavorato ed ha saputo farsi apprezzare. Ora la ‘palla’ è passata alla politica che dovrà comportarsi in modo di non farcelo rimpiangere.
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