Home Cronaca Anzio, ordinanza del sindaco De Angelis per combattere la zanzara tigre

Anzio, ordinanza del sindaco De Angelis per combattere la zanzara tigre

La zanzara che trasmette virus Chikungunya

Il comune di Anzio ha emanato una ordinanza sindacale per la prevenzione e il controllo delle delle malattie trasmesse da insetti vettori ed in particolare della zanzara tigre. E’ fatto ordinato nel periodo compreso dalla data di sottoscrizione del presente provvedimento al 30 Novembre 2019, ai cittadini e ai soggetti pubblici privati:

• di non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura, forma e dimensione, collocati negli spazi aperti (pubblici e privati) compresi i terrazzi ed i balconi e lastrici solari ed in qualsiasi luogo dove possa verificarsi, anche occasionalmente, raccolta di acqua piovana o stagnante anche temporanea, cosi da evitare il formarsi di focolai di infestazione; 

• di procedere al controllo, alla pulizia ed alla chiusura ermetica, con teli impermeabili o con coperchi, di tutti i contenitori lasciati all’aperto, in modo da evitare qualsiasi raccolta d’acqua al loro interno; 

• di svuotare frequentemente, lavare e capovolgere (se non utilizzati) contenitori di uso comune, quali sottovasi, piccoli abbeveratoi per animali domestici, annaffìatoi e simili, evitando, di immettere queste acque nei tombini, 

• di coprire gli eventuali contenitori di acqua inamovibili, quali ad esempio vasche di cemento, bidoni e fusti per l’irrigazione degli orti, con coperchi a tenuta, teli di plastica tenuti ben tesi, onde evitare possibili ristagni di acqua piovana e ove questo non sia possibile, con zanzariere; 

• di sostituire frequentemente I’acqua nei contenitori dei fiori nei cimiteri e nel caso di utilizzo di fiori finti, di riempire i contenitori nei quali sono posti con sabbia o sassi; 

• di provvedere nel caso di fontane ornamentali, laghetti artificiali e simili, alla eventuale introduzione nelle stesse di pesci larvivori (pesci rossi, gambusie, ecc.); 

• di prosciugare completamente le piscine non in esercizio, qualora queste vengano ricoperte con teli è necessario svuotare entro 5 giorni da ogni precipitazione atmosferica I’acqua in essi eventualmente accumulatasi mediante pompaggio, 

• di non utilizzare pneumatici come zavorra per teli plastici o per altra funzione che richieda la loro esposizione all’aperto, al fine di non favorire la proliferazione di zanzare nei ristagni d’acqua che si accumulano al loro interno; 

• di convogliare in appositi apparati di scarico la condensa prodotta dagli impianti di climatizzazione, 

• di provvedere nei cortili, nei terreni, nelle aree incolte od improduttive al taglio periodico dell’erba; 

• di evitare innaffiamenti continui delle aree cortilizie esterne alle proprietà, per non favorire la proliferazione delle zanzare; 

• di tenere sgombri i cortili e le aree aperte da sterpi e rifiuti di ogni genere e sistemarli in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza; 

• di mantenere in perfetta efficienza le grondaie, per evitare la eventuale formazione di ristagni d’acqua; 

• di evitare la formazione di raccolte d’acqua, anche in luoghi poco accessibili o nascosti quali sotterranei, cantine, intercapedini, vespai, ecc.; 

• di pulire bene i vasi prima di portarli all’interno, durante i periodi freddi o prima di esporli all’esterno in quanto l’abitudine di portare le piante al riparo, durante l’inverno, è una delle cause che generano la schiusa delle uova invernali, non appena le piante stesse vengono di nuovo esposte e innaffiate nella stagione primaverile, 

• di mantenere in perfetta efficienza I tombini presenti nei giardini, nei cortili e negli spazi condominiali effettuando la pulizia almeno due volte I’anno e soprattutto prima dell’avvio dei cicli di intervento antilarvale; 

• di trattare le acque nei tombini, griglie di scarico e pozzetti di raccolta delle acque meteoriche presenti negli spazi di proprietà privata, utilizzando idonei prodotti antilarvali, privilegiando prodotti biologici, registrati e regolarmente autorizzati dal Ministero della Salute per tale uso, reperibili presso rivenditori specializzati in prodotti agricoli quali, a titolo di esempio, i vivai, le rivendite agricole, i negozi specializzati nella vendita di prodotti per la detergenza professionale o presso alcune farmacie. La periodicità del trattamento deve essere appropriata alla tipologia del prodotto usato, secondo le indicazioni riportate in etichetta. Il trattamento può essere eseguito direttamente da parte degli stessi proprietari e utilizzatori di spazi oppure avvalendosi di imprese di disinfestazione regolarmente registrate alla Camera di Commercio per lo svolgimento dei servizi di disinfestazione con relativo Responsabile Tecnico. ln entrambi i casi dovrà essere conservata la documentazione attestante l’avvenuto trattamento. Si evince I’importanza della formazione degli operatori impiegati dalle ditte specializzate e si raccomanda la supervisione da parte del Responsabile tecnico, nelle situazioni in cui gli operatori sono chiamati ad intervenire per la prima volta in un’area non conosciuta. I trattamenti dovranno essere ripetuti dopo ogni precipitazione atmosferica anche in caso di assenze prolungate. E’ importante garantire la prosecuzione degli interventi. 

nel caso non sia fattibile procedere al trattamento dei tombini: 

• di provvedere alla chiusura degli stessi, delle griglie di scarico e dei pozzetti di raccolta delle acque meteoriche con rete zanzariera che, deve essere opportunamente mantenuta in condizioni di integrità e libera da foglie e detriti, onde consentire il regolare deflusso delle acque. 

• di effettuare i trattamenti contro le zanzare adulte nelle aree verdi di pertinenza, solo in presenza di manifeste condizioni d’infestazione e comunque solo dopo aver effettuato idonei trattamenti preventivi, utilizzando prodotti specificatamente autorizzati per la lotta alle zanzare e registrati allo scopo presso il Ministero della Salute, privi di solventi derivati dal petrolio (base acqua o formulati con solventi di origine vegetale). Poiché I’impiego in aree esterne di attrezzature (atomizzatori e nebulizzatori) può essere responsabile della creazione di una deriva incontrollata di prodotti insetticidi verso aree ove l’intervento di disinfestazione non è previsto, non è richiesto o non e necessario, I’impiego di tale attrezzature deve essereil più possibile reso razionale e volto a limitare quanto più possibile il verificarsi di deriva incontrollata. A tale proposito, si descrivono, nell’Allegato A, alcuni consigli di prudenza (non esaustivi) per l’impiego degli atomizzatori o attrezzature analoghe.