Cerimonia commossa per il 2 giugno sia ad Anzio che a Nettuno. nella città dina del Tridente la Corale è stata protagonista sul palco montato per la visita del Ministro Salvini, con ben tre canzoni tra cui un Va pensiero applauditissimo. A rendere più sentita del solito la manifestazione il saluto del Commissario prefettizio Bruno Strati (il video completo del discorso del commissario sulla pagina Fb del Clandestino) alla città. “Un anno fa per la prima volta il 2 giugno mi sono rivolto ai cittadini, ho preso l’impegno di non far trascorrere un anno inutilmente. Oggi, 2 giugno, è il mio ultimo saluto alla città: molto è stato fatto, tra le opere pubbliche lasciate in programma dalla vecchia amministrazione a nuove opere finanziate con i fondi ottenuti durante la gestione commissariale. Il prossimo 9 giugno i Nettunesi sceglieranno il Sindaco, la democrazia si può esercitare grazie a chi dopo la guerra ha scelto la Repubblica che oggi festeggiamo e i valori della democrazia e dell’antifascismo. In questo periodo – ha detto ancora – ho conosciuto le realtà associative, i commercianti, i cittadini, a tutti auguro un futuro luminoso”. Strati ha poi voluto salutare tutte le forze dell’ordine, per l’impegno che ogni giorno mettono in campo e la commozione provata durante i toccanti festeggiamenti dello Sbarco Alleato. Quindi le cerimonie si sono spostate in piazza Garibaldi ad Anzio. Dopo la deposizione della corna al Monumento ai caduto il Sindaco Candido De Angelis ha preso la parola. Ha rinnovato i voti di amicizia con il commissario Strati, l’amico Bruno, per la sempre proficua collaborazione e lo ha invitato a farsi vedere spesso in zona. “Chiunque sarà eletto a Nettuno – ha detto De Angelis – spero che possiamo collaborare come è stato fino ad oggi con il Commissario. Il 2 giugno – ha poi aggiunto – deve essere la festa di tutti, una festa che unisce e a cui rendiamo onore ogni giorno con il nostro operato, sistemando le scuole, riparando le strade, mettendo il massimo impegno nella buona amministrazione”. De Angelis ha ricordato il clima del dopoguerra, i morti, la devastazione, al voglia di ricostruire e andare avanti vivendo in pace. Un impegno che tutti noi dobbiamo portare avanti ancora oggi. “Viva l’Italia, viva la Repubblica, viva Anzio” ha concluso il Sindaco chiudendo le cerimonie, come sempre partecipatissime dai cittadini ma anche dalle Associazioni combattentistiche e dai vertici delle Forze dell’ordine e delle forze armate.