“Siete tantissimi ad averci dato la vostra fiducia e noi non possiamo che ringraziarvi.
Ma questo non è sufficiente, non è nel nostro stile e non basterebbe per essere all’altezza della responsabilità che ci avete assegnato”. Lo scrivono i delegati di Nettuno progetto comuna per Daniele Mancini candidato a Sindaco sulla pagina Fb del gruppo, per ringraziare gli elettori. “Con il vostro voto – spiegano – ci avete chiesto di migliorare la nostra Città. Di vegliare ed impedire ennesimi sciacallaggi, quelli che hanno messo in ginocchio la nostra Nettuno negli anni passati. 3246 voti sono tanti, anzi tantissimi, per una forza civica nata pochi mesi fa, ma non sono stati sufficienti a colmare il divario con i partiti politici o le “finte” liste civiche create ad arte dai soliti nomi della vecchia politica, quelli delle mattonelle dei numeri civici, del parcheggione, del teatro comunale e dei 40 milioni di debiti, per intenderci. Se pensavamo di andare al ballottaggio? La risposta è sì, pensavamo di farcela e non abbiamo nessun timore di dirlo. Negli ultimi giorni ci fermavate per la strada, nei supermercati, dicendoci: “andate avanti così, ci volete voi per questa Cittá”. Ci ha colpito quel cittadino fuori dal seggio di Via Capo Teulada. Erano le 23 circa di Domenica, il tempo era impietoso, ormai notte e avevano appena chiuso i cancelli della scuola. Questo ragazzo, che non conoscevamo ha riconosciuto il nostro candidato sindaco, gli ha detto: “tu sei Mancini?” Pochi minuti fa io e la mia compagna, che non volevamo votare fino alle 22, siamo usciti di casa e siamo venuti qui per votare te. “Mancini hai una grande responsabilità!”. Le parole di quel ragazzo hanno chiuso un anno di impegno e lavoro, ci hanno riempito il cuore ed abbiamo compreso che comunque la nostra azione ha risvegliato e dato valore alla coscienza civica ancora presente in molti cittadini di Nettuno. Oggi siamo più determinati di prima per ben 3246 motivi.
Ma cosa accadrà dopo il 9 giugno? Gli scenari sono due: In caso di vittoria del centro destra, con sindaco Alessandro Coppola, il nostro progetto e 3246 cittadini saranno rappresentati da 2 consiglieri comunali. In caso di vittoria del centro sinistra, con sindaco Waldemaro Marchiafava, avremo solo 1 consigliere comunale in opposizione.
Come potete capire in questo secondo caso la nostra e la vostra forza si dimezza.
Saremmo molto meno rappresentativi nel consiglio, conseguentemente, avremmo meno possibilità di difendere e garantire ciò che abbiamo promesso a tutti voi ad iniziare dai punti del vostro progetto per la Nettuno futura. Nessuno di noi, gruppo ed elettori, avrebbe voluto si verificasse ciò, ma non possiamo mutare lo stato dei numeri.
Una cosa è certa, tutti noi, come voi, desideriamo il bene della nostra città e di tutti i cittadini. Il nostro augurio è che i futuri governatori amministrino con dedizione, amore, buon senso e rispetto delle buone pratiche nei tempi richiesti dai cittadini. Non c’è più tempo per le grandi opere incompiute e delle scelte scellerate per la città. Abbiamo già visto questi episodi e ne stiamo pagando ancora le conseguenze.
Noi siamo pronti a difendere e fermare ogni angheria o sopruso.
Noi non tifiamo per nessuna delle due coalizioni. Noi siamo solo dalla parte dei cittadini ma vogliamo dare la massima voce ai 3246 cittadini che hanno riposto la loro fiducia nella nostra squadra e meritano di essere ascoltati. Ricordatevi, il 9 giugno Nettuno avrà il suo sindaco.
Scegliete ed esprimete il vostro volere con il voto, altrimenti saranno altri a decidere per voi. Noi stiamo con Voi e continueremo a rappresentare tutte le persone e le categorie che ogni giorno si impegnano contro le ingiustizie, contro la mancanza di rispetto. Grazie a tutti. Grazie Nettuno #IoStoConVoi”. Un lungo discorso in cui emerge con chiarezza il sostegno alla candidatura di Alessandro Coppola. Una presa di posizione che non sorprende non solo per l’evidenza di una doppia rappresentazione in consiglio per il gruppo ma anche alla luce del fatto che durante tutta la campagna elettorale proprio Mancini e Marchiafava sono stati i due contendenti più ‘scontrosi’. (dr)