Questa mattina alle 12 il candidato a Sindaco del centrodestra unito Alessandro Coppola ha convocato una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione all’esito del voto di domenica. Il centrodestra ha superato il 40% dei consensi dell’elettorato nettunese, il suo avversario al ballottaggio sarà Waldemaro Marchiafava, che ha raggiunto il 26%.
“Vi ringrazio per essere qui – ha esordito Coppola – e per aver seguito queste elezioni. Sono contento di dire che fino a qui non ci sono stati toni pesanti. Anzi, con molti dei candidati condividiamo amicizia di vecchia data, con altri comunque si è instaurato un discreto rapporto. Devo dire che all’esito del voto domenica c’è chi ha molto gioito per il ballottaggio, sembrava quasi che chi è arrivato secondo avesse vinto, ma è il contrario. I dati ci dicono che abbiamo vinto noi e che siamo abbondantemente avanti. Certo – spiega Coppola – i dati delle europee ci hanno fuorviato, speravo di vincere al primo turno non lo nascondo, ma la previsione fin dall’inizio era il ballottaggio. In questa tornata elettorale i Nettunesi sono fortunati, possono scegliere tra due persone oneste e di Nettuno, ora si tratta solo di convincere gli elettori su chi è la scelta migliore per la città”.
Il centrodestra – abbiamo chiesto – ha un vantaggio cospicuo ma il centrodestra di norma soffre il ballottaggio, cosa prevede?
“Di sicuro non c’è nulla – ha risposto Coppola, aperto al dialogo con la stampa – dobbiamo portare i cittadini a votare. I numeri sono chiari, se li confermiamo non c’è partita. Bisogna portare chi già ci ha scelto al voto”.
Lei ha avuto un consenso enorme nelle periferie, meno al centro, secondo lei come mai?
“Non avevo fatto pronostici sulle possibili zone di consenso – risponde – le periferie le ho visitate spesso e devo dire che hanno più sete del centro. Nei miei giri tra gli elettori ho potuto vedere che in molte zone c’è un grave disagio strutturale. parlando con i cittadini credo di essere riuscito a comunicare qualcosa in più. Per tutti loro la mia promessa non è stata quella di fare cose, ma è stata quella di offrire il massimo impegno per affrontare e risolvere problemi evidenti”.
Andrà avanti da solo in questa avventura o prevede apparentamenti?
“Niente apparentamenti – spiega – ma durante la campagna elettorale sono emerse simpatie e affinità con alcuni piuttosto che con altri. Non faremo accordi con nessuno ma la porta è aperta per chi vuole sposare il nostro progetto. Intendo essere il Sindaco di tutti e ben venga chi vuole dare un contributo. Ma è chiaro che non si penalizza la squadra che si è impegnata in questa avventura. Chi vuole potrà scegliere noi e il progetto”.
E domenica – chiediamo ancora – viene Salvini, è contento?
“Salvini è il leader della Lega, un partito importante che ha ottenuto un ampio consenso a Nettuno. Dire che sono contento che venga è il minimo. Sono onorato che abbia deciso di venire a Nettuno a spendere qualche parola per la mia candidatura. Dopo la festa di piazza con Salvini mi vedrò con tutti i candidati, che in questi giorni chiamerò uno ad uno, per rinsaldare con tutti loro il rapporto e quel senso di famiglia che ho cercato di creare. Tutti loro saranno sempre protagonisti nell’Amministrazione di Nettuno. L’obiettivo è comune fare il bene della città, lo penso di tutti i contendenti, il percorso è stato diverso ma la finalità è la stessa”.