“Sembra assurdo, ma è proprio così. Dopo l’ennesima pioggia di maggio la nuova ala dell’edificio Collodi, adibita a scuola dell’infanzia, non ce l’ha fatta! Cosa è accaduto? Verso la fine del 2018, dopo una nottata di pioggia e conseguenti infiltrazioni di acqua, persino all’interno delle plafoniere, una sezione della scuola dell’infanzia è stata costretta ad abbandonare la propria aula ed a “rifugiarsi” nei locali precedentemente adibiti a biblioteca, perdendo così anche quello spazio. Verso marzo 2019 sono stati effettuati dei lavori di manutenzione e sistemazione del tetto (per evitare nuove infiltrazioni?). Lavori effettuati, operai andati via. Tutto a posto? Forse. Dopo la pioggia del 15 maggio, una sorpresa mattutina ha atteso l’arrivo di insegnanti, bambini e genitori: una delle tre aule adibite a scuola dell’infanzia presenta evidenti infiltrazioni e, sembra, crepe sui muri. Stessa cosa per il salone ed i bagni. Dopo l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno ispezionato le strutture interessate, sono stati fatti sgomberare, a quanto pare per dichiarata inagibilità da parte degli stessi, con conseguenti disagi per tutto il personale scolastico, bambini e genitori compresi. Ad oggi, 22 maggio, le tre sezioni della scuola dell’infanzia del plesso “Collodi” sono state fatte “espatriare” nel plesso “Rodari” di Lavinio Mare con ulteriori disagi legati oltre che al trasporto degli alunni, anche agli spazi ridotti. Chiediamo all’Amministrazione come mai dopo così poco tempo dal termine dei lavori effettuati sul tetto si sia potuto verificare un evento che ha causato disagi così pesanti alla comunità. La domanda che ci facciamo inoltre è: “E gli altri edifici comunali?” Alle previsioni meteo l’ardua sentenza!”. Così in una nota stampa Maurizio Mariani esponente di Alternativa per Anzio.