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Edvige Carboni diventa Beata, le spoglie lasciano il Santuario di Nettuno

Dal 2015 nella cappella delle confessioni presso il Santuario di Nettuno riposano le spoglie mortali di Edvige Carboni, una donna che a giugno prossimo sarà proclamata beata.
Edvige, nata nella notte tra il 2 e il 3 maggio 1880 a Pozzomaggiore (SS), è la prima stigmatizzata della Sardegna. Non ebbe un’istruzione completa: dovette fermarsi alla quarta elementare. Desiderava farsi religiosa, ma dovette restare accanto alla madre, molto malata. Da allora trascorse la sua vita domestica in maniera sobria e raccolta, alternando le faccende di casa ai momenti di preghiera. Il 14 luglio 1911 le si manifestarono sul corpo i segni della Passione di Gesù. Edvige cercava di occultarli, ma in molti sapevano che i suoi vestiti erano macchiati di sangue. Questo e altri fenomeni mistici che le venivano attribuiti furono indagati nel processo canonico del 1925, cui lei si sottopose in completa obbedienza. Si trasferì quindi a Roma col resto della famiglia, proprio negli anni in cui stava per esplodere la seconda guerra mondiale. Anche in quel periodo, Edvige operò silenziosamente la carità, pregando tra l’altro per i morti di qualsiasi parte politica. Fu provvidenziale l’incontro con padre Ignazio Parmeggiani, passionista della Scala Santa, che diventerà suo direttore spirituale nel periodo più delicato della sua vita. Morì la sera del 17 febbraio 1952.
Il 15 giugno 2019, presso l’Ippodromo Comunale di Pozzomaggiore (SS), avverrà il rito di beatificazione, presieduto dal Prefetto della Congregazione dei Santi, il Cardinale Becciu.
La cerimonia di congedo dal Santuario di Nettuno delle spoglie mortali si terrà il 24 maggio alle 16,30 con una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vice provinciale dei Passionisti, padre Giuseppe Adobati.