Non ci sta Federico Lauri, meglio noto come Federico Fashio Style, parrucchiere delle Dive di Anzio e protagonista su Real Time del Reality “Il salone delle Meraviglie” a subire senza replicare all’atteggiamento ostile dei suoi vicini di negozio che ieri, dimostrando poca tolleranza nel giorno di una nuova inaugurazione commerciale, a pochi metri dal negozio di sempre, prima hanno chiamato la polizia locale chiedendo un controllo per il rumore eccessivo, poi intorno alla mezzanotte, nonostante ci fosse un regolare permesso per tenere la musica fino alle 24, gli hanno tirato l’acqua sulle casse facendo un serio danno all’impianto. Un’ostilità difficile da comprendere poiché certamente la zona non è soggetta a feste e schiamazzi continui e visto che il negozio, di complementi d’arredo, nei restanti giorni offre un normale servizio e orario di lavoro.
A questa situazione Federico ha reagito pubblicando un post su Instagram, piuttosto piccato, in cui ha accusato i suoi vicini di ‘poraccitudine’. Oggi, all’indomani dei fatti, lo sfogo su quanto accaduto.
“Sono veramente sorpreso e deluso – spiega – di quello che è accaduto ieri. Mi sono fatto valere con il mio lavoro al punto di avere un programma di 80 puntate du una tv nazionale, in cui sponsorizzo ogni giorno la città di Anzio e le sue bellezze. Ovviamente per questo non ho mai ricevuto un grazie. Anzi. Ho aperto due negozi, che vuol dire lavoro su questa città e investimenti ma se devo chiedere un permesso per la nota dei tecnici che fanno le riprese vado incontro a mille difficoltà, quando faccio un’inagurazione con 200 ospiti che vengono da tutta Italia, arriva la Polizia locale, come se io potessi aprire un negozio senza le autorizzazioni o organizzare un evento senza i permessi. Infine alcune delle persone che vivono affacciate su questo cortile, che urlano tutto il giorno da una finestra all’altra, prima chiamano i Vigili e poi ci tirano l’acqua sull’impianto stereo. Sono senza parole per quello che è accaduto, perché uno non si aspetta di essere acclamato ma certamente neanche l’ostilità. E voglio precisare che poraccitudine non vuol dire che c’è chi non ha soldi, ma è una loraccitudine d’animo, di chi non riesce neanche ad apprezzare chi si impegna per portare lavoro e lustro alla città in cui vive”.