“E’ appena terminata la seduta del consiglio comunale. Nel punto destinato alle interrogazioni la scrivente ha chiesto al primo cittadino di esprimersi in merito alla sicurezza della Città di Anzio. Avevo già in precedenza stimolato il sindaco su tale argomento, ma alla luce dei recenti fatti di vandalismo accaduti ad Anzio centro ho riportato la discussione su tale emergenza. Mi sembrava un argomento che stesse a cuore ad un sindaco che dovrebbe garantire la sicurezza ai suoi cittadini. Come un buon padre di famiglia che difende i suoi figli da attacchi di bullismo. Per rendere più facile la risposta al Sindaco De Angelis gli ho elencato, in modo preciso e puntuale, tutti i punti che lui stesso aveva enunciato nel suo programma elettorale in tema di sicurezza”. Lo scrive in una nota stampa il consigliere comunale del Pd Lina Giannino, al termine del consiglio comunale di oggi.
“E cioe’: l’istituzione di un assessorato alla sicurezza, un raccordo fra le forze dell’ordine, un tavolo di confronto con i comitati di quartiere, l’installazione di telecamere su tutto il territorio con la creazione di una unità operativa di controllo. Con mio grande stupore, il sindaco, solo perché l’interrogazione gli proveniva dalla parte del Pd a lui poco simpatica, rispondeva con tono seccato dicendo che avrebbe risposto per iscritto vista la complessità della tematica. Ma come? Un sindaco che non sa cosa rispondere ai suoi cittadini in merito alla sicurezza? Un sindaco che non ricorda nemmeno cosa ha scritto in campagna elettorale per accaparrarsi i voti? Un sindaco che non risponderea’ mai, così come non ha risposto per iscritto alle domande poste sempre dalla scrivente sui lavori dell’ex commissariato e sulla situazione di ineleggibilità o meno di tutti i consiglieri alla data dell’11 giugno. Un sindaco che non si accerta della funzionalità di telecamere installate, pagate e mai entrate in funzione. Un Sindaco che non interviene su quartieri degradati come lo Zodiac , il Caracoll e su un territorio dequalificato sotto tutti gli aspetti? Un sindaco che non ascolta una parte dell’opposizione, solo perché non appoggia il suo modo di gestire la cosa pubblica non e il sindaco di tutta la città”.