Una folla di fedeli si è riversata oggi a Nettuno per la Processione di ritorno di Nostra Signora delle Grazie. Come sempre, mentre nel circondario imperversava pioggia e maltempo, a Nettuno c’è stato il sole e un clima mite per tutta la durata della Processione. Dopo una giornata di preghiera nella collegiata di San Giovanni, dopo le visite e le preghiere dei malti, dei penitenti, e dei fedeli, dopo le fiaccolate e una settimana intera di visite alla Madonna di Nettuno, alle 20,45 è partito il corteo. Con quindici minuti in ritardo a causa del malore di una donna, svenuta in strada proprio davanti alle autorità e che fortunatamente è stata subito soccorsa. Il corteo, come al solito ricchissimo e lunghissimo, era composto dagli angiolotti, i paggetti, i comunicandi, le piccole Priori e quelle grandi, sempre ammiratissime. Tutte le confraternite, i delegati dei quartieri. Un corteo preceduto dalle Autorità, dal Commissario Bruno Strati, dal vicesindaco di Anzio Danilo Fontana, dalle autorità civili e militari che presidiano il territorio. La Processione è andata avanti tranquilla con due momenti sentiti davvero. La prima tappa allo Steccato, con un tripudio di fuochi d’artificio, di petali di rosa e fontane di fuoco. Al termine di uno spettacolo più ricco del solito un lungo applauso. Poi dritti fino al Santuario. Qui le parole del Monsignore, che hanno preceduto il ritorno a casa e i fuochi del Comune sulla spiaggia. I canti, la commozione, il saluto alla Madonna. Domani la Santa Messa prima della risalita.
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