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Tassi usurai sul mutuo, Banca risarcisce 43mila euro a una donna di Nettuno

Un istituto di credito dovrà versare sui conti correnti di una donna di Nettuno 43.420 euro, una somma cui andranno sommati interessi e rivalutazioni, oltre alla rifusione delle spese legali. Il motivo: su un mutuo erano stati applicati dei tassi ritenuti usurari ed erano stati richiesti alla donna altri soldi per alcuni ratei ancora da versare, con un atto di precetto che è poi apparso indeterminato ed è quindi stato annullato.
È questo, in estrema sintesi, il contenuto di una sentenza, già esecutiva e motivata, pronunciata dal giudice Maurizio Colangelo della Sezione Civile del Tribunale di Velletri, che ha ritenuto caratterizzato da usura bancaria e, in una fase successiva, da anatocismo il comportamento dell’istituto bancario che, nell’ormai lontano 2000, aveva concesso un mutuo di 130 milioni di lire (pari a circa 67mila euro) a una donna di Nettuno per l’acquisto di un appartamento in città.
Nello specifico, grazie alla perizia di un consulente tecnico d’ufficio, è stato accertato che già alla firma del contratto di mutuo da parte della donna – che è stata assistita, in questo procedimento, dall’avvocato Maxime Rocca di Latina – erano stati applicati dei tassi ritenuti usurari negli interessi moratori, a causa dello sconfinamento del cosiddetto “tasso soglia”. In più, con la stessa perizia è stato anche evidenziato come fosse necessario annullare un atto di precetto emesso dalla banca poiché ritenuto indeterminato. La donna, infatti, dopo aver pagato regolarmente il mutuo per quindici anni, aveva attraversato un difficile periodo a livello economico e aveva quindi sospeso i versamenti. L’istituto di credito, a quel punto, aveva inviato l’atto di precetto, senza indicare con precisione i ratei dovuti e chiedendo di avere circa 48mila euro.
Con la perizia, le cui conclusioni sono state accolte dal giudice, è stato invece evidenziato che la donna non deve nulla alla banca, mentre quest’ultima deve versare all’opponente le somme sopra indicate. Chiaramente, la banca potrà fare appello contro la sentenza, ma il denaro dovrà essere comunque versato, in questa fase, alla donna di Nettuno.