Una situazione al limite dell’assurdo quella che si è verificata ad inizio settimana presso la sede del Pd di Anzio, quando il Direttivo si è riunito per sfiduciare il Segretario Gabriele Federici, da tempo sulle spine e contestato dal gruppo, certamente almeno dalla metà del Direttivo e della base. La mozione è stata messa all’ordine del giorno poiché la metà più uno aveva firmato un documento in questo senso. Ma in sede una delle persone pronte a sfiduciare il segretario ha cambiato idea. Dopo un aspro dibattito tra chi ha sfiduciato il Segretario, a cui Federici non ha preso parte, infine si è arrivati alla conta. Il Segretario ha avviato il voto dopo aver chiesto il consenso all’ex Segretario Gianni De Micheli. Sul 5 a favore delle dismissioni e 5 contro, incredibilmente ha votato anche Federici salvando se stesso dal crollo rispetto ad una carica a cui evidentemente tiene oltre il buon senso. Il gesto ha scatenato le reazioni dei presenti, che poco elegantemente hanno gridato più volte “buffone” all’indirizzo del Segretario. Questo ha causato una brutta lite in sede tra un congiunto del Segretario ed un esponente del Pd, poi soccorso in ospedale. L’attivista, a cui i medici hanno riconosciuto una prognosi di 10 giorni, ha fatto sapere ai colleghi di partito che presenterà denuncia alle forze di polizia per l’aggressione. E’ chiaro che la situazione all’interno del partito è invivibile e che si trova in una situazione di completa inagibilità politica. Questo anche considerando che le due fazioni sono rappresentate in consiglio comunale, con le consigliere Marracino e Giannino, che non si rivolgono la parola e anche loro si sono denunciate a seguito di comunicati stampa che sanciscono una frattura evidente. Il tutto è avvenuto davanti ad un delegato della Segreteria provinciale, che ha stigmatizzato l’accaduto ma non si è espresso in sede sulla situazione. E’ facile immaginare, visti i fatti accaduti, che si attenderà il voto delle Europee per prendere una decisione. Il Commissariamento sembra ormai un passo inevitabile visto che è chiaro a tutti, tranne probabilmente al Segretario Federici, che 6 a 5 con il proprio voto non vuol dire avere una maggioranza.