“La Serie A di beach soccer a Nettuno per rilanciare lo sport e il turismo balneare. È necessario valorizzare le realtà sportive emergenti del territorio. In pochi sanno che, già da qualche stagione, Nettuno vanta una squadra molto competitiva nella Serie A di beach soccer. L’amministrazione, tuttavia, non è riuscita ad istituzionalizzare il lodevole impegno sportivo ed organizzativo di questi ragazzi e dei loro sostenitori. È nostra intenzione creare a Nettuno una tappa fissa della Serie A di beach soccer, cosicché ogni estate le formazioni di tutta Italia possano essere ospiti della nostra città e delle nostre spiagge. Questo, oltre a conferire maggior prestigio alla formazione di casa, rilancerà il turismo balneare e le attività commerciali della zona, costituendo un unicum sportivo nel nostro territorio”. Lo hanno scritto sulla propria pagina Fb Simone Casaldi e Marilù Tomassini in lista con il Patto per Nettuno per Marchiafava Sindaco.
A stretto giro al replica degli organizzatori del Tirreno Beach Soccer Antonio Mellone, Daniele Cosmi, Manuel Ruggeri e Giorgio Del Signore.
“Quanto segue – scrivono – per dovere di verità e passione! Sottolineo come in piena campagna elettorale queste mie parole possano sapere di politica, ma così non è. Parlo totalmente da uomo di sport e leggere di un probabile convegno che ha come oggetto principale una disciplina, quella del Beach Soccer, che indiscutibilmente è stata creata e sviluppata a Nettuno dal sottoscritto e dai miei soci, lascia perplessi. Già nel 2011 durante l’Amministrazione Chiavetta iniziai con i miei amici a creare un movimento di interesse per questo sport che amo da sempre. Nel corso degli anni posso dire fieramente di aver creato forte interesse attorno al Beach Soccer, con eventi organizzati a Nettuno durante ogni estate, tappa fissa nel Lazio della LND di Beach Soccer serie B, e ora sono 3 anni che una squadra di Nettuno gioca in serie A. Una quadra che non ha l’onore di giocare in casa, visto per un problema amministrativo, non è possibile costruire un campo omologabile per la Serie A. Non posso rimanere in silenzio di fronte a chi accampa competenze che non ha. In tutti questi anni non ho mai visto né sentito Marchiafava. Tantomeno i relatori che lo affiancano. Dal 2013 c’è un progetto protocollato al Comune di Nettuno e presentato dal sottoscritto per portare a Nettuno una tappa del campionato di Serie A. E lanciare un comunicato, o addirittura come mi dicono, organizzare un convegno sul nulla mi sembra davvero paradossale. E purtroppo devo però sconfinare nel gergo politico. Mi stupisco che solamente oggi, a distanza di quasi 10 anni da quando iniziai questo percorso sportivo, un politico si ricordi di tale sport dimostrando il suo totale distacco dalla realtà del territorio, se non per scopi elettorali. Non posso vedere tanta faccia tosta, non esiste che la politica si appropri di tutti gli spazi. Dietro qualsiasi società, qualsiasi evento, c’è un progetto, c’è la fatica di persone che da anni, con impegno, cercano di portare avanti una passione. La nostra passione. Vedere parlare gente che non ha la minima preparazione di fronte a tutto questo, mi lascia esterrefatto. La tappa di serie A non si può fare a Nettuno per motivi semplici. Più precisamente per motivi tecnico-amministrativi. Ripeto, già con Chiavetta e successivamente insieme ai ragazzi del “No Name Team” con l’amministrazione Casto, ci eravamo impegnati per organizzare una tappa del campionato si serie A, ma finché non verrà approvato il PUA, Nettuno non potrà ospitare una tappa che noi appassionati sogniamo da quasi oramai 10 anni, per problemi di omologazione. Per sicurezza volevo ricordare che oltre il beach soccer a Nettuno esiste anche il gioco del calcio, una squadra di baseball e tanti altri sport ancora. Ma per parlare di sport, servono competenza e soprattutto passione. Non basta svegliarsi in campagna elettorale”.
Antonio Mellone
Daniele Cosmi
Manuel Ruggeri
Giorgio Del Signore