La Virtus Nettuno esprime sdegno e disapprovazione per quanto accaduto quest’oggi durante la partita del campionato di Eccellenza contro la Cavese. Il match è stato infatti interrotto intorno al decimo minuto del secondo tempo dall’arbitro Papagno di Roma2 a causa di alcuni problemi iniziati in tribuna e che poi hanno portato a dei risvolti anche in campo, quando il risultato si trovava sul 2 a 0 a favore dei nettunesi. Alcuni tifosi ospiti hanno infatti aggredito degli spettatori verdeazzurri, scatenando una rissa sugli spalti, che ha poi destato l’interesse dei giocatori in campo, con gli atleti della Cavese che si sono riversati in massa verso la recizinoe laterale del campo, spingendo con veemenza contro la rete, mentre quelli della Virtus restavano al centro del campo, lontano dal parapiglia. Nel frattempo i vari dirigenti nettunesi presenti sugli spalti facevano il possibile per calmare gli animi e sedare la rissa cercando di riportare il tutto a una situazione di normalità, cosa che avveniva in pochissimi minuti. L’arbitro però aveva già effettuato il triplice fischio e interrotto la partita; avrebbe potuto probabilmente riprenderla poco dopo, cosa che invece non è avvenuta, a meno che l’arbitro, avendo visto l’atteggiamento dei giocatori della Cavese, abbia deciso per questo motivo di non continuare l’incontro.
Si dovrà così attendere la decisione del Giudice Sportivo ma la Virtus Nettuno vuole sottolineare come la società sia stata la vera vittima della situazione: sanzionare in qualunque modo una squadra che si trova in una situazione di vantaggio sul campo e vede i propri tifosi aggrediti in tribuna, con i giocatori avversari che premono sulle recinzioni per tentare di prendere parte in qualche modo ai tafferugli, comporterebbe un precedente giuridico inaccettabile e oltretutto pericoloso, in quanto potrebbe spingere tifosi con squadre in momenti di difficoltà a creare volontariamente tensioni per spingere il direttore di gara ad interrompere la stessa.
La Virtus Nettuno spera quindi in un referto arbitrale oggettivo e che evidenzi al meglio quanto accaduto e, di conseguenza, in una decisione della Giustizia Sportiva equa e corretta.