Grande partecipazione ieri a Lavinio stazione presso la sede di ApA per l’iniziativa “la Resistenza in Periferia” con la partecipazione dell’associazione culturale “Baraonda”. In un momento storico in cui Ministri della Repubblica disertano con noncuranza le celebrazioni ufficiali del 25 Aprile ritenendole superate e mortificandone il senso storico, noi abbiamo scelto di portare testimonianze storiche della resistenza in luoghi, le periferie, ignorati oltre che da interventi di riqualificazione urbana, da ogni attenzione.
L’interesse mostrato e la presenza di tantissime persone dai volti nuovi è la conferma che si deve investire sui territori sollecitandone la partecipazione. Quello di ieri è stato un 25 Aprile anomalo, il primo sotto un governo di destra la cui origine culturale non solo calca la mano sulle paure della gente, ma tenta un disonesto revisionismo storico.
Prendiamo atto che il Sindaco di Anzio con il suo discorso ufficiale in occasione della celebrazione del 25 Aprile, sostiene che la storia è stata scritta e non si cambia. Ci rammarica altresì registrare una profonda incoerenza tra le parole ed i fatti. La storia dice che nel nostro paese il primo responsabile per i morti ammazzati ai quali tutti noi dobbiamo la libertà fu Benito Mussolini. Leggiamo che sempre più comuni hanno revocato la cittadinanza onoraria al Duce, ad Anzio nel dicembre ultimo scorso fu respinta, da parte del Sindaco in primis, la richiesta delll’ANPI che chiedeva la revoca della cittadinanza al Duce. Ci è sembrato doveroso ricordarlo.
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