Lo ha detto il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, nel suo articolato intervento, al Monumento ai Caduti, in Piazza Garibaldi, in occasione delle celebrazioni istituzionali per il 74° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. “La Resistenza fu fatta anche da preti, monarchici, cattolici, liberali, carabinieri, comunisti, socialisti… c’erano gli Italiani che, con il loro sacrificio, hanno dato un contegno ad una Nazione che si stava perdendo. Dopo l’8 settembre non dobbiamo mai dimenticare altri momenti di dolore, come quelli dei circa novemila italiani, della divisione Acqui, trucidati dai tedeschi a Cefalonia”.
“La storia ha emesso il suo verdetto e il suo giudizio – ha continuato il Sindaco De Angelis – sul nazifascismo, sulle leggi razziali e sugli orrori della seconda guerra mondiale; non c’è più spazio per il revisionismo storico. Non potrò mai dimenticare le recenti parole del Sindaco di Bad Pyrmont, pronunciate in riferimento ai giorni delle celebrazioni dello Sbarco: – quando ad Anzio ho visto sventolare la bandiera tedesca ho capito che avevate perdonato -. Ecco perché anche il perdono è importante e proprio per questo, alle nostre scuole, invieremo lo scritto di Primo Levi, citato prima dall’Anpi, per una riflessione sulla guerra, sul perdono, sul nemico… Vedo la mia amica Antonella Serpa con la bandiera rossa, ma non per questo le voglio meno bene; anche con le nostre diversità, quello di oggi rappresenta un momento fondante e di unione del nostro Popolo. Viva l’Italia”.
All’inizio del suo intervento il Sindaco De Angelis ha ringraziato le Forze Armate, le Associazioni, la Cittadinanza, il Consigliere Regionale Antonello Aurigemma, la Banda, la Corale ed il Commissario di Nettuno, Bruno Strati, per la positiva collaborazione istituzionale di questi mesi, che a breve terminerà il suo mandato.