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Cerimonie del 25 aprile, la piazza applaude i discorsi di Strati e De Angelis

Le cerimonie del 25 aprile ad Anzio e Nettuno hanno cementato, se mai ce ne fosse stato bisogno, il rapporto strettissimo tra i Comuni di Anzio e Nettuno e anche quelli tra il Commissario prefettizio Bruno Strati e il Sindaco di Anzio Candido De Angelis. Entrambi hanno tenuto discorsi sentirti, che hanno valorizzato il valore di unione della Festa di Liberazione, senza dimenticare la storia e anzi rendendola punto di partenza di un’altra storia, fatta di perdono e valori condivisi, quelli della democrazia, della pace, della Libertà come valore assoluto. Le due piazze centrali dei comuni (piazza Battisti a Nettuno e Piazza Garibaldi ad Anzio) hanno ospitato le forze dell’ordine, le Associazioni combattentistiche e d’armi, i partigiani. Il Commissario Strati ha ricordato che “la festa di Liberazione ha messo fine ad una delle pagine più buie della nostra storia, grazie al coraggio di uomini e donne che hanno resistito alle barbarie del nazifascismo. Che hanno dato il via da una rivolta morale contro due regimi basati sull’assurdo concetto di una superiorità di razza. Ogni famiglia italiana può raccontare una storia di eroismo ed è importante sottolineare il ruolo delle donne troppo spesso messe a margine di una storia di cui sono state protagoniste”. Il Sindaco De Angelis ha invitato l’amico Bruno a tornare in zona anche quando il mandato commissariale sarà finito. “Qui – ha detto – sarai sempre accolto come un amico”. Quindi il Primo cittadino ha fatto un appello. “Il 25 aprile, dopo 75 anni – ha detto – deve essere una festa di perdono e riconciliazione. Quando abbiamo invitato il sindaco tedesco di Bad Pyrmont per lo Sbarco non voleva venire, aveva paura di un trattamento diverso da quello degli Alleati, quando ha visto le bandiere tedesche tra le altre mi ha detto: ‘allora ci avete perdonato’. Dobbiamo guardare avanti, insieme, dopo tanti anni e senza mai scordare il passato, portando i nostri ragazzi a visionare l’orrore dei campi di concentramento, andare avanti. La storia sul nazifascismo ha già detto la sua, ora progrediamo”. Quindi sono state deposte le corone in memoria dei caduti, ospite d’onore Melanie Resto, del Sicily Rome American Cemetery and Memorial, in prima fila con Antonio Taurelli. Un 25 aprile di Liberazione e riconciliazione quindi, in cui il sentimento più forte è stato quello della fratellanza tra due comuni troppo spesso rivali in un recente passato, ma anche della commozione per una storia che li ha visti entrambi tragicamente protagonisti di un periodo storico terribile, in cui proprio da Anzio e Nettuno è partita la battaglia per tornare ad essere liberi.