Home Politica Distributore a Tor Caldara, la Giannino: “Cittadini tenete gli occhi aperti”

Distributore a Tor Caldara, la Giannino: “Cittadini tenete gli occhi aperti”

Il cantiere bloccato del distributore

Sulla vicenda del distributore autorizzato a sorgere di fronte alla Riserva Regionale di Tor Caldara si stanno scrivendo fiumi di inchiostro. Tutti ora, che una giornalista da sempre attenta all’Ambiente è stata malamente scacciata dal luogo dello “scempio” solo perché cercava di fare il suo lavoro. Ora, mi chiedo,ma dovevamo arrivare al “caso” per poter intervenire? Eppure tutti sapevano del distributore, tutti hanno visto in queste settimane le ruspe lavorare per cercare di tamponare al disastro che tale costruzione ha provocato. Tutti abbiamo sostato per lunghi minuti davanti ad un semaforo per lavori in corso procedendo a sensi alterni. Ma nessuno e intervenuto. Nessuno si è preso la briga di far fare un indagine Idrogeologica per sapere la natura del terreno su cui si stava operando. Nessuno ha verificato le autorizzazioni di questa Ditta e se stava in regola con il personale. Eppure la zona è sotto tutela ambientale, ma a nessuno sembra importare più di tanto. Quando in consiglio comunale una parte dell’opposizione presentò la mozione a favore della salvaguardia dell’area di Puccini, mi sentii rispondere da un consigliere di maggioranza che l’area era privata e dunque libera di subire qualsiasi scempio. A tale motivazione pretesi il voto palese di tutta la maggioranza per ricordare ai posteri i nomi di chi voto’ contro tale mozione e della parte della minoranza che invece si astenne. Ora leggo il commento di un cittadino che scrive: “l’opposizione che fa?”. Caro signore la salvaguardia di un territorio non dovrebbe avere una maggioranza ed una opposizione che la difenda, ma tutta la comunità dovrebbe scendere in strada per garantire la sua salvaguardia, ma così non e’. Ad Anzio il privato ha la precedenza sul pubblico; da sempre è stato così. Ora si chiede al Sindaco di intraprendere subito uno studio idrogeologico della zona con tanto di mappature delle falde acquifere onde evitare altri dissesti in futuro, visto che tanto la zona Puccini verrà investita da altro cemento  e di ripristinare immediatamente il disagio venutasi a creare con la frana della strada. Basta con la cementificazione del nostro patrimonio naturale, invitiamo la popolazione a tenere gli occhi aperti per ogni tentativo di aggiungere altre costruzioni a discapito dei pochi polmoni verdi rimasti, e ancor più di vigilare su le varie strumentalizzazioni che si cercheranno di attuare sul nostro paese. Io lo faro’ e con me il Pd che mi rappresenta”.