All’Ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno si è svolta nei giorni scorsi la consegna di un tavolo madre di sala operatoria donato dall’assessore Valentina Salsedo al reparto di Cardiologia. Una donazione “ufficializzata” solo pochi giorni fa dal dottore Natale Di Belardino direttore UOC-UTIC Ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno.
“Conosco molto bene la struttura ospedaliera e le sue necessità – dichiara l’assessore Valentina Salsedo – in poco tempo mi sono messa al servizio del direttore del reparto UOC di Cardiologia per soddisfare alcune richieste urgenti. Conoscendo i tanti tagli governativi sulla sanità regionale, ho voluto contribuire personalmente a una nobile causa che coinvolge un territorio che racchiude più di 100mila abitanti donando un importante strumento di lavoro di grande utilità”. “Una sinergia con l’Ospedale Riuniti che nasce grazie all’amicizia con il dottore Natale Di Belardino dopo la scomparsa di un mio parente. Dopo questa donazione il mio impegno continua, non si ferma qui. Con la Fondazione “Uniti con il Cuore” stiamo realizzando una serie di eventi di beneficenza per realizzare un’altro ambizioso progetto: acquistare un dispositivo per il controllo delle infezioni negli interventi di elettrostimolazione ed elettrofisiologia, un dispositivo molto costoso che tiene sterilizzati gli strumenti, le mani degli operatori ma soprattutto riduce del 98,5% le infezioni negli interventi”.
“Il Tavolo donato dall’assessore – dichiara il dottore Natale Di Belardino, direttore UOC- UTIC ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno – non è altro che un raccoglitore generale di strumenti in acciaio inox fatto su misura, di forma rettangolare e dimensioni cospicue, provvisto di ruote e di un meccanismo per il sollevamento e la rotazione del piano. E’ uno strumento molto importante per lo strumentista di sala operatoria, essendo il posto sul quale raccogliere e ordinare gli strumenti necessari al compimento degli interventi di sala operatoria”.
Numerose associazioni di volontariato, insieme all’assessore, si stanno mettendo a disposizione per donare un dispositivo molto costoso per il controllo delle infezioni negli interventi di elettrostimolazione ed elettrofisiologia. Uno strumento che riduce al minimo il rischio delle infezioni negli interventi, nessun ospedale del Lazio lo possiede.