(Informazione politica autogestita)
Da diversi mesi siamo impegnati nel progetto civico di Patto per Nettuno che nasce come esperimento di sintesi tra il rinnovamento e la valorizzazione delle esperienze. Si tratta di un gruppo nato alla luce del sole che è riuscito ad attirare intorno a sé cittadini comuni, prevalentemente giovani, che avevano voglia di dire la loro e di trovare un contenitore che potesse rappresentare le loro proposte. Patto per Nettuno è un piccolo seme di resistenza al disinteresse e alla delusione generale ed è un luogo di confronto vivace e democratico. Noi abbiamo deciso di metterci la faccia per testimoniare, con le nostre storie personali, la genuinità di questo progetto. Partiremo da chi già si fida di noi, dagli amici, dai vicini, dal nostro quartiere, per riuscire poi a conquistare la fiducia di tanti altri cittadini che non ci conoscono e ai quali vogliamo proporre un messaggio e un linguaggio diverso che parte dalla cultura e dalle fragilità. Lo scopo è ricostruire una comunità partendo dall’attenzione alle difficoltà dei più deboli e crediamo che la cultura sia l’unico ascensore sociale possibile. Faremo una campagna elettorale in cui i veri simboli saranno i volti, in cui le garanzie saranno le storie personali e dove il consenso si fonderà sulla credibilità e sul contenuto della proposta. Non faremo promesse ma vorremo offrire una visione di città e di comunità.
Impegnarsi personalmente in questa fase storica è molto difficile e sul piano individuale è rischioso: ci rendiamo conto che le persone sono completamente disilluse e vedono con sospetto ogni forma di esposizione. Questo è il primo problema a cui dare una risposta concreta. L’impegno civico è drammaticamente scaduto nella considerazione comune e ciò è il risultato di una più vasta decadenza che va compresa e arginata. Una comunità democratica che non stima chi la rappresenta è una comunità debole che finisce per detestare se stessa e perdere la speranza. Ripartiamo dalla fiducia, dal patto con ciascun cittadino, dall’ascolto e dal sentirsi onorati di rappresentare la nostra gente in Consiglio Comunale. A chi ci dice di lasciar perdere, di non inquinarci in un sistema che è contagiosamente marcio, rispondiamo con una frase di Don Milani: “a che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca?”.
Ci faremo portatori di due interessi fondamentali. Da una parte la cultura intesa come modello di progresso e come fonte di identità collettiva, dall’altra parte vogliamo riportare al centro dell’agenda amministrativa le fragilità sociali e le disabilità. Questo impegno lo abbiamo preso fin da subito e abbiamo contribuito insieme a tanti cittadini a scrivere il programma del candidato sindaco Marchiafava, aprendo fortemente il progetto a queste tematiche. Il nostro scopo ultimo non è vincere le elezioni ma cercare di far rinasce la nostra città e questo può avvenire in un solo modo: mobilitando le coscienze e fortificando il senso di comunità. Ci piacerebbe che questa campagna elettorale, anche grazie al nostro contributo, diventasse la festa delle idee e il momento dello studio delle soluzioni. Il nostro primo obiettivo è incontrare tante persone, ascoltarle e raccontarci. Siamo piuttosto attivi online ma crediamo fermamente che si debba ripartire dalle persone e non dai profili, perché la buona politica è fatta anche di sensazioni, incontri ed empatia. Basterà seguire la nostra pagina Facebook e mandarci un messaggio per incontrarci di persona.
Antonio Taurelli, 24 anni, è uno studente universitario di Legge al 5° anno del profilo di Diritto Penale. Nato in una famiglia nettunese, è appassionato di cultura, poesia e natura.
Marina Aimati, 57 anni, è un medico chirurgo da sempre impegnata sui temi della fragilità e della disabilità che la toccano da vicino come mamma e come professionista.