Dopo il racconto di un cittadino che aveva assistito al malore di un’anziana donna, infine deceduta, mentre era in fila per le analisi al Poliambulatorio Barberini di Nettuno, un dipendente che preferisce rimanere anonimo ci racconta la sua versione dei fatti. “L’anziana donna – ci spiega – era ad tempo affetta da una serie di malattie gravi – spiega – e in uno stadio avanzato. Nonostante questo era ancora autonoma e organizzava da sola visite e controlli periodici. Quando si è sentita male nel Poliambulatorio, nonostante la presenza di medici che sono comunque accorsi, abbiamo dovuto seguire la procedura e chiamare il 118. In breve abbiamo portato la signora in una stanza dove potesse attendere comoda, l’arrivo dell’ambulanza, ma i medici presenti hanno capito subito che la situazione era gravissima. La signora aveva un filo di voce e straziava ascoltarla, ma è stato fatto tutto il possibile e nulla avrebbe potuto cambiare l’esito del malessere poiché le condizioni di salute della donna erano irreversibili. Abbiamo assistito la signora confrontandola fino all’ultimo minuto, e non è un compito facile neanche quando si fa questo lavoro da tanto tempo. Ovviamente abbiamo subito contattato i familiari che ci hanno ringraziato per essere stati vicini alla signora. Non è mai bello assistere a questo genere di situazioni – conclude – ma non è bello neanche voler sempre cercare di denigrare le strutture sanitarie pubbliche, in cui lavorano persone appassionate del proprio lavoro che cercano di fare sempre il meglio per aiutare le persone che si rivolgono loro. Io non dormo da giorni pensando alla signora, ma so di aver fatto tutto il possibile per darle una mano e tranquillizzarla fino all’ultimo”.