Un’operazione di controllo della Polizia locale di Anzio è stata portata avanti nei pressi dell’abitazione privata di un cittadino Presidente di un’associazione di volontariato riconosciuta a livello nazionale, operante ad Anzio e Nettuno. Sulla scorta di un’informativa della Polizia locale la Procura della Repubblica di Velletri ha emesso un ordine di perquisizione locale personale nei confronto del cittadino che è stato raggiunto dalla Polizia locale nella sede di lavoro, a casa e nella sede dell’Associazione di volontariato. Il Pm ha emesso il decreto perché l’uomo “deteneva segni distintivi, contrassegno e oggetti che simulano quelli in uso alle forze di Polizia, compreso l’uso di palette per regolare il traffico. Tra l’altro viene contestati nel decreto un episodio commesso a Nettuno nel mese di dicembre del 2018. Non solo. Si contesta all’Associazione e al suo Presidente, l’unico a risultare indagato, che l’Associazione cercava di “percepire indebitamente per sé e la sua Associazione erogazioni dai Comuni con proposte di progetto contenenti dichiarazioni attestanti cose non vere”. Per ricercare i contrassegni e le palette la Polizia locale di Anzio si è presentata in massa anche a casa dell’uomo, ed ha portato via gli adesivi dell’Associazione. A quanto pare a segnalare l’Associazione sono stati gli esponenti di Associazioni di Protezione civile riconosciute.
La Procura ora sta verificando le modalità con le quali, questa associazione avrebbe incassato eventuali compensi in modo illecito da parte dei comuni, che avrebbero pagato i servizi prestati da questa associazione senza procedere ai dovuti controlli.
Il Presidente dell’Associazione, riconosciuta a livello nazionale, si è subito rivolta ad un avvocato penalista per difendersi dalle accuse e muovendone a sua volta. La prima contestazione riguarda la massiccia presenza di forze dell’ordine sul posto di lavoro e nell’abitazione privata per “sequestrare qualche adesivo” creando spavento e allarme. La seconda riguarda il fatto che tutto il materiale posto sotto sequestro, come le palette, gli adesivi e i loghi dell’Associazione sono quelli standard forniti dall’Associazione nazionale stessa e sono operativi in tutta Italia. L’Associazione ha a sua volta nominato un legale per tutelare l’Associazione stessa e i suoi associati a livello locale. L’unico indagato a livello locale è incredulo per quanto accaduto, essendo l’Associazione nota sul territorio e da tempo inserita nelle attività di controllo del territorio. E’ chiaro che si preannuncia una battaglia legale su quanto avvenuto e sulle contestazioni mosse.