La Procura ora sta verificando le modalità con le quali, questa associazione avrebbe incassato eventuali compensi in modo illecito da parte dei comuni, che avrebbero pagato i servizi prestati da questa associazione senza procedere ai dovuti controlli.
Il Presidente dell’Associazione, riconosciuta a livello nazionale, si è subito rivolta ad un avvocato penalista per difendersi dalle accuse e muovendone a sua volta. La prima contestazione riguarda la massiccia presenza di forze dell’ordine sul posto di lavoro e nell’abitazione privata per “sequestrare qualche adesivo” creando spavento e allarme. La seconda riguarda il fatto che tutto il materiale posto sotto sequestro, come le palette, gli adesivi e i loghi dell’Associazione sono quelli standard forniti dall’Associazione nazionale stessa e sono operativi in tutta Italia. L’Associazione ha a sua volta nominato un legale per tutelare l’Associazione stessa e i suoi associati a livello locale. L’unico indagato a livello locale è incredulo per quanto accaduto, essendo l’Associazione nota sul territorio e da tempo inserita nelle attività di controllo del territorio. E’ chiaro che si preannuncia una battaglia legale su quanto avvenuto e sulle contestazioni mosse.