E’ un uomo di Anzio, giocatore d’azzardo compulsivo che ha perso un patrimonio e se stesso con i cavalli, a dieci anni precisi dal momento in cui ha chiesto aiuto ed ha smesso di giocare, ha deciso di impegnarsi anche a sponsorizzare le iniziative dei Giocatori anonimi, che sono attivi anche ad Anzio e Nettuno, e che possono concretamente dare una mano a tutti coloro che hanno delle dipendenze da gioco.
“Ho capito che dovevo chiedere aiuto – ha detto – quando ero nel pieno del baratro del gioco. Giocavo a tutto, soprattutto ai cavalli, nelle agenzie di gioco ma anche all’ippodromo. Ho giocato un patrimonio – spiega – ma non erano i soldi il problema ma la compulsione a scommettere. Il gioco compulsivo tira fuori il peggio delle persone, amplifica tutti i difetti di carattere che vengono elevati all’ennesima potenza. I giocatori sono bugiardi e inaffidabili. Io mi sono fatto scoprire un giovedì di dieci anni fa, il venerdì mi sono recato dai Giocatori Anonimi. Era l’8 marzo del 2009. Oggi festeggio ogni anno di astinenza. I soldi – ci spiega – sono l’ultima cosa il giocatore compulsivo gioca per giocare. Io l’ho capito e questo è il primo passo e mi sono fatto aiutare. Giocatori Anonimi è importante, perché l’unica persona che ti può capire è un altro giocatore. Alle nostre sedute, che garantiscono l’anonimato a tutti, partecipano anche dei laureandi in psicologia per cercare di capire questa patologia. E’ difficile riuscire a chiedere aiuto ma è facile capire se si vive con un giocatore compulsivo. Sparisce spesso, inventa scuse di ogni genere con la famiglia e sul lavoro. Io ho fatto morire tutti i miei parenti infinite volte per poter andare a finti funerali e guadagnare tempo per giocare e giocare ancora. Scappavo dal lavoro e da casa, ero una scatola vuota. Quando mi sono fatto aiutare tutto questo è finito. Ho ripreso il sorriso e ho iniziato di nuovo a vedere le cose che mi circondano. Bisogna pensare a se stessi. Il gioco è una brutta malattia che non guarisce mai ma che si tiene a bada. Nel momento in cui non te lo aspetti, quando pensi che non ci sia soluzione, Giocatori autonomi ti da gli strumenti per difenderti. Abbiamo un sistema in 12 punti che siamo pronti a spiegare chiunque ci venga trovare. Noi ci vediamo venerdì a Villa Albani in una sala a disposizione dalla Asl presso il Dsm dalle 17 alle 19. Io sto cercando di restituire, con il mio impegno, quello che io ho avuto come sostegno. che mi ha restituito una vita normale”. Il nome del nostro giocatore, ovviamente non lo facciamo perché l’anonimato è la prima cosa, ma forniamo tutti i numeri. gli indirizzi a cui ci si può rivolgere per poter guarire:
3451576695
3409218986
3339985473
Per chi non vuole andare a Nettuno ci sono a Roma diverse sedi di incontro.
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