Il candidato a Sindaco di Nettuno con il progetto civico Nettuno progetto comune Daniele Mancini, ospite di Youngtv e del Direttore Mario Mercuri mette i punti sulle ì, insieme alla giunta di cui ha fatto parte nell’ultima amministrazione comunale, rispetto alle accuse mosse dal candidato a sindaco del Movimento 5 stelle Mauro Rizzo, che ha parlato di Fake news in merito al fatto che gli ex Assessori oggi candidati in una lista alternativa ai 5 stelle si prendono il merito della realizzazione di diverse opere pubbliche che in queste settimane stanno vedendo la luce, dai lavori al Forte Sangallo alla pista ciclabile, dal progetto del parcheggione al Teatro comunale.
“Siamo noi ad essere vittime di Fake new – ha detto Mancini – da parte di chi sostiene che abbiamo fatto cadere l’amministrazione precedente. Gli assessori – spiega – non possono sfiduciare il Sindaco. Le opere in corso di realizzazione le abbiamo fatte tutte noi assessori”. Poi una stoccata a Rizzo. “Si è fatto eleggere – ha detto – e poi è partito per sei mesi per una missione all’estero, a cui si prende parte su base volontaria. Rizzo, insieme agli ex consiglieri a 5 stelle, a 24 ore dalle nostre dimissioni ha sottoscritto un verbale di maggioranza in cui si parlava di preventivi legati ad ex consiglieri. Ma io sulla verità non transigo. Il bene di Nettuno siamo noi – ha concluso Mancini – siamo noi che saremo garanti della realizzazione delle opere che abbiamo programmato”. Poi è stata la volta di Stefano Pompozzi, ex assessore all’Urbanistica. “Nel nostro programma . spiega – non cè né il teatro comunale né il parcheggione, perché sono cose già fatte. Le abbiamo fatte tenendo conto delle esigenze dei cittadini, che ci hanno comunicato i loro desideri”. E’ quindi rimessa l’idea del progetto degli ex 5 stelle che al parcheggione volevano realizzare un bosco urbano, lasciando solo il 20% dell’area a zona parcheggi. Una proposta assurda per il centro cittadino e che, soprattutto, non ave alcun collegamento con le richieste esplicite dei cittadini”. “I cittadini devono sapere la verità – spiega Mancini – anche sulle fototrappole. Abbiamo vinto un bando di Area metropolitana per acquistare delle fototrappole per contrastare l’abbandono dei rifiuti. Le telecamere sono da due anni nei cassetti degli uffici, non importa nulla a nessuno. Io spesso vengo dipinto come aggressivo, ma mi fa arrabbiare che gli strumenti per prevenire la città sporca e l’immondizia in strada siano chiuse in un armadio per l’inerzia di chi non rispetta la città. Io e gli ex assessori ha detto abbiamo lavorato per tutti i progetti, compresa la videosorveglianza. Abbiamo finito tutto l’iter burocratico ma le telecamere non sono ancora montate per inerzia, noi vogliamo dare garanzie sul fatto che le cose si facciano per il bene collettivo. Bisogna efficientare la macchina amministrative. Non si possono raccontare bugie ai cittadini, né mettere nel programma cose già fatte, c’è qualcuno che non vuole fare le cose programmate e darne i meriti a qualcun altro”.
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