Un successo strepitoso, oltre ogni aspettativa, quello registrato dalla Settimana dell’inclusione. Sette giorni di eventi mirati a promuovere l’inclusione di disabili, anziani, stranieri e persone in difficoltà organizzati grazie alla collaborazione tra la Caritas, gli Scout, la Comunità di Sant’Egidio e con il patrocinio dei comuni di Anzio e Nettuno. Una manifestazione che ha visto la partecipazione di tantissimi cittadini di Anzio e Nettuno, con le scuole del territorio molte attive nelle attività organizzate per dire “no” all’intolleranza e al razzismo.
“Con questa iniziativa – ha dichiarato Wanda Catalano della comunità Sant’Egidio –
abbiamo voluto sensibilizzare le persone sul clima di violenza e razzismo che si sta diffondendo in Italia, facendo vedere che c‘è ancora tanto di buono”.
“Viviamo un clima di odio e insofferenza – il commento di Don Andrea Conocchia, vicario di Anzio per la diocesi di Albano – con questi appuntamenti vogliamo sottolineare le esperienza positive con cui riusciamo a far emergere l’unmanità di fronte a tanta violenza e al razzismo che campeggia ultimamente. E’ possibile creare ponti e pensare a strategie di cammino insieme, pensando al bene delle persone perché non esistono persone di Serie A, Serie B o Serie C. La settimana dell’inclusione è stata una bella dimostrazione di umanità e di apertura verso tutti”.
Alla riuscita della Settimana dell’Inclusione hanno contribuito anche gli Scout Agesci e Cngei che si sono concentrati soprattutto sull’inclusione pensata per ragazzi e bambini. “Ci portiamo dietro tanta soddisfazione e tanta sorpresa sia per la grande risposta delle città di Anzio e Nettuno che dei nostri amici venuti dall’Africa – hanno commentato Roberto Zaccagnini (Scout Agesci Anzio e Nettuno1) e Marco Valle (scout Cngei) – un risultato che ci ha reso felici. Si dice sempre “bisogna fare qualcosa”, oggi possiamo dire che “abbiamo iniziato a fare qualcosa”. . Sul territorio siamo tanti e possiamo fare ancora di più. Adesso lavoreremo nella quotidiano per continuare a fare qualcosa di concreto Scout accolti soprattutto bambini e ragazzi in difficoltà puntando a far vivere la bellezza dell’integrazione e l’inclusione”.
Un appuntamento quello della Settimana dell’Inclusione che punta a diventare un punto fisso nel calendario di Anzio e Nettuno. “Abbiamo toccato vari ambiti di inclusione attraverso vari linguaggi – spiega Cristiana Cavalli della Comunità Sant’Egidio – dall’arte allo sport per contrastare il linguaggio della violenza. Abbiamo voluto presentare i livelli di inclusione che sono già in atto nelle nostre città e volevamo farli conoscere. Voglio sottolineare come a questa settimana dell’inclusione hanno partecipato associazioni cattoliche e non che ogni giorno lavorano con i più deboli e con i ragazzi dei centri di accoglienza del territorio. Proseguiamo nel nostro quotidiano arricchiti da questa esperienza e portando con noi quanto vissuto in questi sette giorni. E’ nata una rete di collaborazione e assieme è nato l’entusiasmo per continuare. Abbiamo capito che è meglio unire le forze per creare una comunità sempre più grande sul territorio. Molte realtà operano separatamente e invece insieme si può fare molto di più”.
In attesa della prossima settimana dell’Inclusione, il prossimo appuntamento con l’integrazione per quel che riguarda la Diocesi di Albano è per il 1 maggio ad Aprilia dove la locale parrocchia ha organizzato la festa dei popoli a partire dalle 11,30. Una giornata di eventi e attività dove ogni partecipante potrà far conoscere agli altri le usanze, i costumi e le tradizioni del proprio paese di origine.