La periferia è soltanto un luogo urbano?
O rappresenta anche una patologia endemica della crescita disordinata del territorio, fonte di disagio e di scarsa coesione sociale?
INTRODUZIONE LAVORI
Candido De Angelis Sindaco di Anzio
INTERVENTI
Dottor LUIGI CONTE PRESIDENTE DELLA SOCIETA’ PROMOTRICE “TIRRENA”
Ingegner ROBERTO CAPOROSSI PRESIDENTE “ROTARY GOLFO D’ANZIO NETTUNO”
RELATORI
Monsignor MARCELLO SEMERARO VESCOVO DELLA DIOCESI DI ALBANO
Professor MARIO MORCELLINI CONSIGLIERE ALLA COMUNICAZIONE DELLA “SAPIENZA” E
CONSIGLIERE AGCOM
PROF. FRANCESCO KARRER URBANISTA E GIA’ PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SUPERIORE
LAVORI PUBBLICI
Dottoressa PAOLA CAPOLEVA VICE PRESIDENTE VICARIA CENTRO SERVIZI VOLONTARIATO LAZIO
MODERA
SILVIO LUIGI RICCOBELLI
L’evento è compreso nell’ambito di “TIRRENA PROGETTO CULTURA 2018/2019”, iniziativa di divulgazione culturale finalizzata al dibattito sulle prospettive di sviluppo del territorio di Anzio e della parte dell’Area Metropolitana che insiste sul litorale a sud di Roma, promossa dallo Stabilimento Balneare Tirrena, realtà storica nell’offerta locale di servizi turistici, d’intesa con il Comune di Anzio.
Questo terzo evento è dedicato al dibattito sul tema della coesione sociale e del degrado delle periferie, partendo dall’assunto che anche i grandi centri dell’area metropolitana romana, come Anzio, Pomezia, Guidonia, ecc… siano investiti dal fenomeno.
Dopo gli interventi del Papa sulle crescenti manifestazioni di disagio planetario causato dalla drammatica situazione delle periferie del mondo, il termine periferia si è arricchito di nuovi e più importanti significati. Il punto centrale di domanda è: la periferia è un non luogo urbano privo di identità o è anche un contenitore di istanze non comprese di assenza di momenti di aggregazione?
Ogni relatore affronterà il tema secondo la propria peculiare formazione ed esperienza, dalle scienze sociologiche, alla disciplina urbanistica, all’impegno sul campo offerto dal volontariato, alla responsabilità pastorale del territorio diocesiano.
Il progetto proseguirà nel suo percorso, programmato fino alla fine dell’anno, con il dibattito sul “Waterfront”, sul rapporto tra la città e la sua linea d’acqua, rappresentata dal litorale balneare e dalle aree portuali, che vedrà coinvolto anche l’Ordine degli Architetti di Roma, in un confronto interdisciplinare tra esponenti del mondo accademico, delle professioni e delle istituzioni.