E’ un fiume in piena il movimento Patto per Nettuno che sostiene la candidatura a Sindaco di Waldemaro Marchiafava e si scaglia sia contro gli ex assessori nettunesi che sostengono la candidatura a sindaco Daniele Mancini e contro il candidato del centrodestra Sandro Coppola.
“Non passa giorno – dicono – che alcuni candidati alla carica di Sindaco di Nettuno fanno a gara nel dirle grosse sopratutto lo schieramento a favore di Mancini che non perde occasione per dichiararsi l’unico garante del bene della “nostra città”. Sotto accusa anche la poca conoscenza del territorio. “Non hanno certo rispetto dei nettunesi questi personaggi – aggiungono – che non conoscono nulla del nostro territorio, della sua storia e delle sue antiche tradizioni. Questi signori non possono certo loro chiamare Nettuno “nostra” considerato che vivono altrove e di norma vengono a Nettuno a prendere, forse, solo il “caffè”.
A questo punto arriva l’attacco a Mancini. “Il candidato Mancini dimentica – il movimento nettunese – di aver riservato al nostro Comune un clima di “stato di polizia” quando è stato nominato dal Sindaco Casto Vice Sindaco, lo chieda ai dipendenti Comunali. Si inventa il progetto di sistemazione dello sbocco del Loricina dimenticando di dire che è quello studiato dal noto Ingegner Giuseppe Ferranti tanti anni orsono che egli ha, però, trascurato di eseguire proprio nel periodo in cui era l’assessore all’Ambiente. Si vanta, altresì, di aver pronto il primo grande studio per il turismo a Nettuno ignorando che il primo progetto è quello del Dr. Fragassa agli atti del Comune, se ne è accorto quando era assessore? La smetta di ergersi al ruolo di “super amministratore”. I nettunesi non se ne sono accorti. Patetico è il suo amico di cordata Turano, per molti anni consigliere comunale, che dimentica di quelli che appena due anni orsono lo candidarono a Sindaco scopre la sua vera identità sociale infoltendo insieme a Pompozzi ed altri, il numero delle “badanti” di Nettuno.
Non viene risparmiato nemmeno Coppola. “Anche Coppola, però, non rinuncia alle “balie” – dicono – nel caso è il Sindaco di Anzio, già senatore amico di Fini che nel 2005 ci ha regalato lo scioglimento del Comune. Questi, il Sindaco di Anzio, culla ora nuove scalate politiche parlamentari con nuove casacche e con l’aiuto di Coppola e compagni? Coppola nel frattempo sogna Nettuno “gioiello” e per la bonifica del litorale pensa, insieme ad altri tecnici, addirittura al pompaggio dell’acqua del Loricina all’impianto di depurazione. Le persone che stanno collaborando gli dicano che è ridicolo pompare l’acqua al depuratore perché cosi facendo ne danneggerebbe irrimediabilmente il funzionamento sia nella parte chimica che batteriologica, tanto varrebbe eliminarlo del tutto. Riteniamo tutti che occorra affrontare il problema dello sbocco del Loricina, il progetto dell’Ingegner Ferrante, in parte costruito, sia una soluzione praticabile che spngerebbe le acque del fiume in una condotta di acciaio ad oltre 1000 metri dalla costa eliminando il danno colibatteri. Gli scarichi nel fiume vanno però controllati ed anche in questo il ruolo di Acqualatina e dei dirigenti comunali preposti deve essere al primo posto.Quando all’obiettivo “Bandiera Blu” per il nostro territorio caro Coppola oltre la balneazione contano anche altre cose. E’ strano che Anzio con gli stessi problemi fognari riesce da tempo a centrare l’obiettivo. Ma a margine di tutto vogliamo far osservare che sono tante le persone che aspirano a proteggere Nettuno. Troppe!!! Mai cosi tante da farci fortemente preoccupare.Cittadini di Nettuno riscopriamo il nostro orgoglio e diamo spazio alle nostre potenzialità.Nettuno non può e non deve diventare un protettorato, basta con le “badanti”.