Una serata evento, quella organizzata ieri sera a via Carlo Cattaneo a Nettuno, dal candidato a Sindaco di Nettuno Daniele Mancini e dal gruppo degli Ex assessori in corsa alle elezioni con la lista civica Nettuno progetto comune.
La prima a prendere la parola è stata Nanda Salvatori. “Abbiamo lanciato la Borgomania e la turismomania – spiega – dal nostro evento di febbraio scorso, l’aperiborgo, tutti si sono ricordati di un bene che è lì da tempo ma che nessuno conosce perché non siamo in rete, da oggi siamo invece on line, è un progetto che abbiamo studiato e che vogliamo regalare alla città di Nettuno. Grazie a tutti – ha concluso rivolta ai tanti presenti – per essere venuti qui”. Quindi ha preso la parola Simona Sanetti. “Il 18 febbraio scorso – ha detto – lo abbiamo annunciato e oggi lo presentiamo. Il primo portale on line del turismo di Nettuno è diventato realtà in un mese, questa è la nostra cifra politica. Noi non parliamo solo ma passiamo ai fatti partiamo dai nostri tesori per poi migliorare tutto, il decoro, la bellezza, la sicurezza”.
Quindi, ad entrare nel dettaglio il candidato a sindaco Daniele Mancini. “Grazie per essere qui a tutta la stampa presente – ha detto – questo è un momento epocale per la città e a chi non c’è faremo sapere comunque cosa stiamo facendo. Nettuno è una minoranza digitale, una riserva indiana nella Regione Lazio. Nessuno ci conosce neanche se ci cerca. E’ un’arretratezza voluta. Le amministrazioni precedenti non ci hanno pensato e nonostante le tante parole non hanno fatto nulla per lo sviluppo turistico della città. Nettuno con le due bellezza, la sua cultura, i suoi vini è rimasta nascosta dalla classe politica che ha impoverito tutti tranne pochi eletti. La ricchezza può e deve invece essere diffusa riqualificando il turismo. Vogliamo dire basta al potere dei pochi e partiamo da qui e oggi. Questo portale lo abbiamo finanziato e realizzato e abbiamo avuto già tante adesioni. Il turismo con le case affittate per tre mesi è finito, dobbiamo inventarci qualcosa di nuovo. Chi va a visitare Roma può dormire qui, stare al mare qui, fare shopping da noi. Vogliamo iniziare a cambiare Nettuno a partire dalla valorizzazione dei suoi tesori. E poi interventi su tutto il resto, dalla pista ciclabile alla riqualificazione del Forte Sangallo che tanti cittadini nettunesi mai prima di oggi lo avevano visto così, ripulito, mai avevano visto le mura del borgo rimesse a nuovo. Vogliamo abbattere i recinti, Nettuno è una città stupenda che va restituita al mondo. Ci siamo confrontati con altre realtà turistiche e ci chiediamo perché noi no? Vogliamo accendere stasera un faro su Nettuno. Vi presentiamo adesso OpeNettuno primo portale turistico della storia della città. Chiedo ai commercianti di aderire e prendere parte a questa rivoluzione. Questa è la nostra visione questi siamo Noi, Noi siamo il bene di Nettuno”. Infine, a spiegare tecnicamente il portale turistico è stato Giuseppe Nigro. “Siamo on Line con il turismo – ha detto mostrando l’home page del portale – io da Nettunese sono stanco di andare fuori Nettuno è tornare qui a dire: hai visto che hanno fatto a Rimini, Riccione, in Versilia? La gente deve venire qui a dire: hai visto cosa hanno fatto a Nettuno? Questo è l’obiettivo. Siamo a disposizione per lavorare sulle esigenze dei singoli commercianti, prepareremo indirizzi di riferimento e pacchetti turistici. Vogliamo sia un sito accessibile a tutti. Questo portale sarà la presentazione di Nettuno al mondo e noi ora dobbiamo riempirlo di contenuti. I commercianti, i ristoratori e chi ha qualunque connessione con il turismo, può compilare il form on line e farsi trovare da chi cerca di venire qui a cena, per l’estate e che finalmente può capire cosa la città ha davvero da offrire. C’è anche un blog, questo sito vetrina per la città dobbiamo farlo grande perché rappresenterà il volto della città”.
A chiudere la serata Daniele Mancini. “Queste iniziative – ha detto – vanno oltre il colore politico e andranno avanti dopo il 26 maggio in ogni caso. E’ il modo di fare le cose che più ci rappresenta, si chiama coprogettazione e vogliamo attuarla in ogni settore. Tutto il resto è un film già visto”. Tante le richieste di iscrizioni pervenute già nelle prime ore di messa in rete.
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