“In merito alla trasmissione alla quale ho partecipato venerdì scorso su Young TV, ritengo doveroso scusarmi con i cittadini, con tutti coloro che mi conoscono, con la coalizione che rappresento e con Enrica Vaccari, per i toni da me usati in quella circostanza”. Lo scrive in una nota stampa Mariano Leli.
“Siamo andati oltre le righe di un civile confronto quando Vincenzo Capolei, in modo provocatorio, mi ha attribuito responsabilità che non mi appartengono come, ad esempio, la costituzione della Nettuno Servizi che invece ho sempre combattuto con tutte le mie forze. Convinto di partecipare ad una trasmissione in cui dovevamo confrontarci su programmi e contenuti di interesse pubblico, mio malgrado mi sono ritrovato oggetto di ripetute offese perdendo quella calma e quella pazienza che contraddistinguono da sempre la mia persona. I miei rapporti con tutte le parti politiche sono sempre stati improntati sul reciproco rispetto e sul dialogo costruttivo, in cui ho cercato di capire le ragioni degli altri e di condividere quanto ritenevo utile per il bene comune. Il mio impegno nei confronti di tutti è quello di non scendere più ad un tale livello di confronto dialettico, che tra l’altro non appartiene alla mia storia e alla mia cultura. Mi auguro che nel proseguo della campagna elettorale il livello di confronto fra tutte le forze in campo avvenga su temi e proposte di interesse per lo sviluppo della città.
Fanno riflettere anche le parole di scherno, pronunciate dallo stesso Capolei, quando a seguito della mia decisione di sostenere la candidatura di Enrica Vaccari, mi è stato detto di essere rimasto isolato. Mi chiedo: isolato da cosa? Sono abituato a parlare di programmi su cui chiedere il voto e soprattutto a rispondere alla mia coscienza. Il mio impegno politico non è rivolto ad ottenere poltrone, ci mancherebbe, ma a governare per cambiare la città. Mi preme precisare che in 40 anni di attività politica non sono mai stato coinvolto in scandali, come pure non mi si possono attribuire responsabilità di errori fatti da precedenti amministrazioni che sono sotto gli occhi di tutti. Al contrario, negli ultimi 20 anni, trascorsi dai banchi dell’opposizione, ho sempre cercato nell’interesse della città di collaborare presentando delibere con proposte costruttive. Sarebbe interessante capire se l’atteggiamento tenuto da Vincenzo Capolei sia stato concordato con tutta la colazione o sia frutto di una sua libera iniziativa. Mi lascia perplesso anche il modo distorto con cui un organo di stampa locale ha riportato i fatti, mettendo ben in evidenza l’accusa fattami da Capolei sulla Nettuno Servizi e ignorando completamente la mia replica. A Sandro Coppola chiedo di chiarire se Capolei è intervenuto a nome personale o a nome di tutta la coazione che in quel momento rappresentava. Coppola deve chiarire se le accuse inventate sulla mia persona, sono da lui condivise oppure se anche lui si è ritrovato inconsapevolmente a vedere e sentire un tale, avvilente spettacolo. Ho la netta sensazione che i contenuti di comunicazione esposti in trasmissione da Capolei siano strumentali e se questo è il livello di campagna elettorale che intendono portare avanti, noi non scenderemo più su tali livelli di confronto”.
In merito alle accuse evidentemente mosse alla nostra Redazione in riferimento a “il modo distorto con cui un organo di stampa locale ha riportato i fatti”, replichiamo che il nostro articolo ha riportato in maniera precisa le premesse della discussione insieme al video che tutti hanno potuto vedere. Leli non si è lamentato del trattamento della stampa e della Tv quando si è imposto in altri confronti televisivi. Evidentemente durante la campagna elettorale si vedono complotti e faziosità ovunque. Restiamo come sempre a disposizione di Leli e della coalizione che rappresenta, così come di tutti gli altri politici che intendono presentarsi ai cittadini, per ogni comunicazione nella speranza che si torni a parlare di contenuti. Mettiamo a disposizione i nostri mezzi e la nostra professionalità, rispetto agli atteggiamenti e alle parole che si usano invece, ognuno è responsabile di quello che dice e del modo in cui lo fa.