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Cimitero nel degrado, Lina Giannini del Pd: “Ai furti si sono uniti gli scippi”

"È dal giorno del mio insediamento in Consiglio Comunale che richiamo, inutilmente, la attenzione dell'amministrazione sulla situazione di degrado e abbandono in cui versa

Il cimitero comunale di Anzio

“È dal giorno del mio insediamento in Consiglio Comunale che richiamo, inutilmente, la attenzione dell’amministrazione sulla situazione di degrado e abbandono in cui versa il Cimitero di Anzio”. Lo scrive in una nota stampa il consigliere comunale del Pd Lina Giannino.
“Continuano i furti ed ora si sono aggiunti anche gli scippi alle persone anziane che si recano a trovare i loro cari. Mi era stato detto nell’ultima assise comunale che si stava provvedendo ad un sistema di videosorveglianza tramite l’apposizione di telecamere poste in punti ritenuti maggiormente strategici, ma nulla è stato fatto, intanto si pensa ad illuminare i siti archeologici, la chiesa madre, il teatro romano con grande risonanza mediatica. Noi chiediamo la presenza di personale umano che si sposti a vigilare ciò che di assurdo sta avvenendo in un luogo sacro per tutti noi. Ma la storia raggiunge il paradosso quando al danno si aggiunge la beffa. In questi giorni, infatti, la amministrazione sta facendo un ottima azione di distrazione di massa dal problema dell’escavo del canale di uscita delle barche da pesca, che ormai si e ridotto a 3 metri e mezzo si e no, sventolando ai quattro venti come la Camassa abbia ripulito il porto dalla plastica raccolta dai pescatori nel mare posizionando dei cassonetti lungo il molo. Ebbene gli stessi cassonetti usciti improvvisamente dal nulla null’altro sono che i cassonetti del cimitero che ora ne è privo. Proprio così dietro le foto dei vari assessori con le luci, senza luci, con i pescatori, senza pescatori, lanciati in una tarantella di posti di governo, sorridenti e trionfanti su ciò che dovrebbe essere di prassi c’è una terra di nessuno dove sono sepolti i nostri parenti piu cari. Ormai non ci sono più parole per questa amministrazione della poltrona”.