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Il Senatore a 5 stelle Dessì: “A Nettuno non si doveva certificare nessuno”

E' una dichiarazione esplosiva quella del Senatore a 5 stelle Emanuele Dessì che, a seguito della notizia della certificazione ufficializzata ieri all'ex consigliere Mauro Rizzo

Il Senatore Emanuele Dessì

E’ una dichiarazione esplosiva quella del Senatore a 5 stelle Emanuele Dessì che, a seguito della notizia della certificazione ufficializzata ieri all’ex consigliere Mauro Rizzo prende una posizione durissima.
“A mio avviso – ha detto – a Nettuno, dopo il fallimento della precedente amministrazione, non avrebbe dovuto essere certificato nessuno, e certamente nessuno degli Ex consiglieri. Dopo aver trascinato al tracollo un’Amministrazione competente e che stava producendo ottimi risultati per invidie e beghe interne, non si sarebbe dovuto premiare chi ha trascinato in basso il nome del Movimento. Hanno continuato a dire, dopo aver sfiduciato la giunta, che erano un gruppo unito e coeso, e poi hanno chiesto due certificazioni. Da una parte c’era chi ha presentato preventivi e disconosciuto l’esito del confronto con i cittadini, tirando fuori assurde idee di boschi urbani al centro cittadino. Dell’ex sindaco non voglio neanche fare parola, una delusione infinita. Dall’altra c’è chi invece si è presentato al voto sapendo bene che sarebbe dovuto partire per una missione all’Estero e che sarebbe stato assente per mesi senza garantire la continuità amministrativa. Rizzo all’epoca della sua elezione in consiglio avrebbe dovuto essere sospeso perché, eletto con i voti di Casapound, non ha adeguatamente rappresentato i cittadini che gli avevano dato fiducia assentandosi dal comune. Rizzo e la moglie Franca Della Croce si sono candidati a qualunque cosa e al momento della crisi hanno fatto i pesci in barile. Subito dopo il crollo della giunta il gruppo unito si è frantumato sulle candidature e sulle poltrone e non si ha memoria di un progetto, un’iniziativa o un’idea per la città. Si tratta di persone di basso profilo di cui il Movimento 5 stelle non ha alcun bisogno. Chiederò formalmente chi ha preso questa decisione che non posso condividere. Sul territorio Nettuno, che è un comune importante, servono competenze e qualità che in queste compagini non ci sono e in alcuni casi è meglio non avere delegati che candidare persone senza spessore. Il Movimento per crescere deve puntare su persone preparate e competenti e non è questo il caso. Io ho seguito il Comune di Nettuno che conosco bene e, francamente, dopo quello che è accaduto c’è più dignità in chi ha scelto un percorso civico che in chi si è aggrappato ad un simbolo a cui non offre nulla. Io sono uno di quelli che nel Movimento crede ancora e crede che debba andare avanti con persone adeguate e preparate”.