Sequestrato dalla Polizia il patrimonio immobiliare di un noto pregiudicato di Aprilia, N.M. del 1972. Le indagini condotte dagli investigatori hanno consentito di accertare la vicinanza dell’interessato ad altri pericolosissimi pregiudicati operanti nel basso Lazio ed in Campania, tra cui esponenti di vertice dei clan camorristici Contini, Nuvoletta e Gionta, divenendo sin da giovanissimo punto di riferimento per la gestione della stragrande maggioranza dei traffici illeciti del territorio in materia di rapine e stupefacenti ed intessendo negli anni rapporti con la mafia, la camorra e la criminalità organizzata albanese.
Lo stesso, infatti, ripetutamente denunciato e arrestato per rapine a mano armata commesse in concorso con altri criminali ai danni di banche e furgoni portavalori (si ricordi l’assalto ai danni della Cassa di Risparmio di Roma, in cui fu ucciso il metronotte Alberto Moriconi, a Lavinio nel 1981); per spaccio e traffico di stupefacenti (come evidenziato dalle operazioni investigative Jumbo, Pittbull, Piazze Pulite, Airon e Las Mulas).
Il Tribunale ha accolto e pienamente condiviso gli accertamenti della Divisione Polizia Anticrimine della Questura, secondo i quali i beni oggetti del sequestro sono stati acquisiti grazie alle disponibilità economiche derivanti dalle attività illecite poste in essere da N. M. fin dagli anni ‘70, ritenendo che le indagini hanno fatto emergere un’evidente sproporzione tra il valore del patrimonio familiare ed i redditi dichiarati al fisco da N. M. e dai suoi familiari. Il decreto rileva, infatti, come minimi siano i redditi dichiarati dallo stesso, così come quelli dei genitori, i quali nel 1971 furono addirittura assegnatari di un alloggio popolare per le riconosciute condizioni di indigenza.
I beni oggetto del sequestro sono: una villa insistente su un terreno di circa cinque ettari di Aprilia; un terreno seminativo; un fabbricato uso commerciale, dove è presente un bar gestito da altri soggetti; un appartamento di 5 vani, del Comune di Aprilia. Il valore del patrimonio sottoposto a sequestro è stato stimato in circa due milioni di euro. Il Tribunale ha fissato per il prossimo mese di giugno la prima udienza per la discussione della misura patrimoniale e per l’applicazione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno, anche questa proposta dal Questore.