Home Politica Eufemi candidato a Sindaco di Nettuno CasaPound: “Grazie ai militanti”

Eufemi candidato a Sindaco di Nettuno CasaPound: “Grazie ai militanti”

Simone Di Stefano e Mario Eufemi

Una sede stracolma, un ampio dispiegamento di Forze dell’ordine tra polizia e carabinieri per la presenza dei leader nazionali, questo il contorno dell’inaugurazione di una nuova sede per CasaPound Italia e per l’ufficializzazione della candidatura a Sindaco di Nettuno di Mario Eufemi.

La sala gremita

Tra i tantissimi attivisti presenti a sede al tavolo sono stati Daniele Combi , responsabile territoriale di CPI a Nettuno, Simone Di Stefano, leader nazionale del Partito e Mario Eufemi.

Il primo a prendere la parola è stato Daniele Combi che ha ringraziato gli attivisti per il lavoro svolto e ha annunciato a breve nuovi servizi e assistenza domiciliare. “L’inaugurazione della nuova sede – ha detto – è stata necessaria perché stiamo crescendo”. Quindi ha passato la parola a Simone Di Stefano che ha fatto il punto sul Movimento a livello nazionale. “Il nostro movimento apre nuove sedi – ha esordito – perché ci sono militanti che credono in queste idee e mettono a disposizione un grande impegno. Questo perché noi siamo tutti autonomi non rendiamo conto a nessuno e ci muoviamo solo con le nostre forze. La politica nazionale – ha aggiunto – è sotto ricatto. Cambiano idea in fretta una volta al governo, solo l’atteggiamento nostro in politica è coerente. È chiaro chi siamo e cosa vogliamo ed è chiaro chi sono gli amici e chi i nemici. Il nemico è un sistema di non valori, compreso il sistema economico. Se ci sforzassimo di sentire i politici che parlano lo capiremmo. Noi siamo per una nazione sovrana libera e indipendente, con una moneta sovrana e libera dall’Unione europea che è una gabbia che non può essere riformata. Salvini è passato dal dire basta euro alla politica di oggi, in cui piega la testa al governo, Fratelli d’Italia dice che non vogliono gli Stati Uniti d’Europa ma L’Europa di Stati Uniti che, francamente, ma che vuol dire? Noi no non vogliamo nessuna delle due cose. La sconfitta del reddito di cittadinanza porterà ad un flop dei 5 stelle, quando la gente si ritroverà con 300 euro su una carta che non può neanche spendere come vuole e per averle ancora dovrà accettare lavori assurdi. Noi continuiamo a resistere senza scendere a compromessi. A livello nazionale la stampa ci ostracizza non ci chiama, non ci da modo di dire la nostra tranne sotto elezioni, quando sono costretti, ma nei territori ci conosco e arrivano i risultati. Chi ci guarda negli occhi e ci conosce ci apprezza. Su questo territorio ci possono essere risultati eclatanti con una strabiliante campagna elettorale ci dobbiamo impegnare per Mario fin da oggi”.

Le persone in fila fuori dalla nuova sede

Quindi ha preso la parola il candidato Mario Eufemi. “Buonasera a tutti – ha detto – e ringrazio per essere venuto qui stasera Andrea Antonini. Dovrò affrontare la parte noiosa della presentazione, spiegare chi sono agli elettori. Ho 39 anni e sono orgogliosamente Nettunese, sono sposato con Linda e sono laureato commercialista, lavoro in istituto di credito e faccio politica dal 2009 circa con Storace. Le nostre strade si sono divise per incomprensioni e dal 2012 sono impegnato con CasaPound. Il Circolo Barbarico di Anzio oggi si allarga a Nettuno grazie al lavoro dei militanti, presenti e passati, ringrazio tutti. Le nostre attività sul territorio non si contano, dall’Assistenza alle famiglie italiane in difficoltà  alla cura dell’ambiente e del territorio, dalla tutela dei deboli ad uno degli appuntamenti che ha segnato la mostra azione: un sit in di 43 giorni davanti all’ospedale con cui abbiamo raccolto 8000 firme per chiedere udienza alla Asl e alla Regione che a nostro avviso stava facendo un gioco sporco con investimenti ai Castelli, dove Zingaretti prendeva più voti rispetto al litorale di centrodestra. Per noi – ha spiegato – l’ingresso nelle istituzioni non è il fine del nostro agire ma un premio per quello che comunque facciamo. Il programma – ha poi concluso – lo illustreremo in un secondo momento perché siamo sempre pronti al confronto. Oggi ci sono in corsa pochi candidati rispetto al passato, se andiamo a vedere le liste il Pd rinuncia al simbolo, non è chiaro se è perché ammettono errori o si vergognano di come hanno agito, ma le tessere le hanno in tasca e quando vanno a chiedere il voto le persone lo sanno bene. Noi il nostro simbolo lo mostriamo, è più di un simbolo, è una bandiera. Io sono candidato a Sindaco W Nettuno”. Infine ha preso la parola anche Antonini, che ha spiegato come ogni tentativo di dialogo con le altre forze sia stato vano e come il centrodestra abbia “deciso di perdere ancora, per non candidare un uomo vincente di Casapound. Questa campagna elettorale sarà una guerra – ha concluso – che dobbiamo vincere”.