Home Politica Mario Eufemi candidato a Sindaco di Nettuno con CasaPound Italia

Mario Eufemi candidato a Sindaco di Nettuno con CasaPound Italia

Sarà Mario Eufemi il candidato alla carica di primo cittadino del comune di Nettuno che CasaPound Italia ha scelto di sostenere per l'imminente tornata elettorale.

Sarà Mario Eufemi il candidato alla carica di primo cittadino del comune di Nettuno che CasaPound Italia ha scelto di sostenere per l’imminente tornata elettorale.

“Si tratta di uno dei fondatori del nucleo di Anzio e Nettuno – è quanto dichiara Daniele Combi , responsabile territoriale di CPI – persona che gode della stima non solo da parte di coloro che credono nel nostro movimento ma anche della società civile e della maggioranza della altre forze politiche che negli anni hanno avuto modo di confrontarsi con lui sul campo in oltre dieci anni di politica attiva sul territorio. Sposato, laureato in economia e commercio, impiegato, da sempre residente nella città, uomo di grande cultura e studioso dei funzionamenti della macchina amministrativa pur essendo alla prima candidatura politica in assoluto. Abbiamo tentato di dialogare con le forze politiche tradizionali ma quasi sempre ci siamo trovati davanti a situazioni preconfezionate in cui i ruoli e i posti di potere erano già stati attribuiti nelle segrete stanze. Non facciamo politica per l’ideale della ‘poltrona’ ma è ancora più fuori di dubbio che possiamo occuparcene a sostegno di chiare brame di potere altrui, in quei casi il dialogo non potrà proseguire e fronteggeremo la vecchia politica con lo spirito innovativo che ci contraddistingue”.

“In questi mesi – esordisce Mario Eufemi – ho avuto incontri con la maggior parte delle entità politiche, sia civiche che partitiche e sin dalla scorsa estate ho manifestato con entusiasmo la disponibilità di mettermi al servizio della mia città. Ho sempre seguito la politica istituzionale dalla cabina di regia e, sulla soglia dei quarant’anni, sono dell’opinione che sia giunta l’ora di impegnarmi in prima persona. L’esperienza maturata nei circa cinque anni di guida di un nucleo eterogeneo di militanti politici mi ha insegnato a gestire una squadra, a capire come un insieme di singoli possa essere trasformato in un gruppo che persegua obiettivi comuni. Seguire per altrettanto tempo le dinamiche politico-amministrative di Nettuno dall’esterno dell’assise mi ha consentito di studiare senza coinvolgimenti emotivi il lavoro di chi fino ad ora ha guidato l’amministrazione, comprendendone gli errori e apprezzandone le rare scelte felici. Negli anni ho promosso raccolte firme per portare nelle istituzioni il malcontento dei cittadini, banchetti alimentari per aiutare le famiglie italiane in difficoltà, riqualifiche ecologiche per sensibilizzare la gente al rispetto e alla cura dell’ambiente, ho promosso sit-in a tutela del nostro ospedale e contro l’apertura di centri di accoglienza quali meri depositi in cui stipare esseri umani dai quali trarre profitto”.

“Mi candido con la consapevolezza che sulla carta i numeri certamente non giocano dalla mia parte e leggo sia di grosse coalizioni che di simboli costantemente sulla cresta dell’onda dei media nazionali che dovrebbero scoraggiare la mia scelta ma sono certo che il lavoro che faremo in campagna elettorale ed il programma che presto presenteremo ai nettunesi daranno una grande spinta al nostro risultato finale. Gli incontri avuti in questi mesi mi hanno permesso di confrontarmi con altre realtà. Con alcune è stato anche valutato un percorso comune ancora al vaglio delle parti ma con altre la totale assenza di trasparenza e di unità di intenti – anche all’interno di quegli stessi gruppi – ha fatto sì che a conti fatti la tesi fosse che con alcune controparti non avessimo molto da condividere. Non impongo veti pregiudiziali a singoli, partiti o liste civiche che volessero sedersi con noi se non due: il rispetto per Nettuno e l’impegno della realizzazione di un programma preparato nel corso di questi mesi ad esclusivo vantaggio della collettività e a discapito degli interessi personali. Accettate queste due condizioni c’è ancora la possibilità di risollevare le sorti della nostra città”.