“Vogliamo continuare con l’opera di risanamento avviata quando eravamo alla guida del Comune di Nettuno – ha esordito – per cui ci siamo impegnati 15 ore al giorno per due anni e oggi si iniziano a vedere i risultati di questo lavoro immenso che a qualcuno non piaceva e a cui ha voluto porre fine. Vogliamo parlarne con voi che ogni mattina alzate la serranda e ci mettere la faccia. A nostro avviso il Comune deve facilitare il lavoro di chi fa commercio. Si deve decidere insieme a chi investe sul territorio quali sono le soluzioni migliori, lo possiamo fare a Nettuno che ha dei tesori immensi che sono disponibili ma non valorizzati e che versano nel degrado. Insieme vogliamo superare questa impasse e capire cosa fare a breve medio e lungo periodo. Nettuno, purtroppo, non esiste.
“Il borgo – ha detto Pompozzi – è un patrimonio assoluto mai adeguatamente valorizzato il cuore di una città che ha avuto uno sviluppo senza un progetto e casuale. Parlare di turismo oggi non è più una scelta ma una necessità, il mondo va veloce Nettuno non può perdere un’opportunità così importante come quella di inserirsi in un percorso di questo tipo in termini aziendali. Gli utenti sono i visitatori Nettuno che ha tutto quello di cui si ha bisogn: mare, storia, tradizioni, clima ha tutte le risorse ma vanno valorizzate e messe in rete a sistema. Non siamo qui a dare ricette magiche di tratta di orientare le risorse del comune in questa direzione abbiamo iniziato a farlo e bisogna continuare. Nettuno ha poco mare ‘disponibile’, il poligono è una zona immensa non a disposizione, e c’è un problema di inquinamento. C’è la questione del depuratore che abbiamo iniziato ad affrontare. Non c’è il Pua e noi lo stavamo facendo cercando di ampliare gli spazi turistici disponibili. E’ necessario un cambio di passo sulla politica. Sul Forte oggi c’è chi chiede di fermare i lavori, forse si doveva aspettare il crollo per intervenire. Al Borgo, nell’ottica di un nuovo Prg che abbiamo pronto nelle sue linee guida, vogliamo dedicare particolare attenzione con un Piano del colore, lo snellimento delle autorizzazioni per spazi e attività, dettagli su cromie e colori ma anche un arredo urbano adatto al luogo e alla sua storia. Gli obiettivi sono preservare l’identità storica culturale ed ambientale e uniformità degli interventi abbiamo iniziato con le mura esterne, a cui sono stati tolti i discendenti e le piante è tornato all’antico splendore e ora verrà installata l’illuminazione artistiche. C’è bisogno di capire che bisogna remare tutti per un unico obiettivo”.
Quindi ha preso di nuovo la parola Daniele Mancini. “Ci sono tesoro pronti per essere valorizzati e generare ricchezza. Noi non siamo solo ex assessori, siamo stati anche speleologi e geologi abbiamo visitato tutto il patrimonio storico e abbiamo una visione complessa e unitaria per dare risposte a tutti: ristoratori, commercianti, baristi, tutti. Abbiamo già iniziato e se non diamo risposte a tutte le categorie di fatto non le diamo a nessuno. Vogliamo mettere a regime il nostro patrimonio e renderlo produttivo. Tocca a noi e voi trovare soluzioni condivise e adatte. Nettuno non ha industria o terziario è in una posizione strategica per il turismo. Dobbiamo intervenire subito per salvare questo patrimonio e creare una Rete e un’offerta turistica. Dobbiamo intervenire subito altrimenti questa città tra 20 anni muore. Dobbiamo progettare e programmare insieme”.
Infine a prendere la parola è stata l’ex Assessore Simona Sanetti che si è soffermata sul tema della coprogettazione. “Dobbiamo portare al commercio e non solo il concetto della coprogettazione che nel sociale è legge. Con il parcheggio e lo abbiamo fatto. C’è chi dice che per buon senso andrebbero bloccati i lavori, ma non è il mio concetto di buon senso. Il parcheggio, lo ricordo a tutti, lo hanno scelto i cittadini in un incontro in comune. Col Dopo di noi abbiamo avviato la coprogettazione con le famiglie dei ragazzi. Dobbiamo promuovere e facilitare la collaborazione tra tutte le realtà sociale e mettere il marchio dell’Amministrazione su qualcosa che appartiene a noi tutti. Oggi c’è molta diffidenza che viene dal passato questo è un limite che va superato”. A chiudere Mandini con una proposta pratica: creare la Rete Net1 Borgo. “Dobbiamo riscoprirci comunità Nettunese. Dobbiamo iniziare a fare Rete a partire da un punto certo: il Borgo e mettere in rete alberghi, locali, ristoranti, parcheggi offrire assistenza al turista. Che viene da Roma o dal Porto. un esempio è quello che abbiamo fatto per il cimitero. Siamo passati da zero incassi per la manutenzione a 170mila euro in un anno. Lo scatto per cui ci impegnano è quello di Lavorare per il bene comune”.