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Enrica Vaccari si candida a Sindaco con le civiche: “Sono pronta a lottare”

Un tavolo di sole donne, ad esclusione di Mariano Leli, è stato allestito ieri nella sala conferenze del Grattacielo di Nettuno, per ufficializzare la candidatura

Enrica Vaccari

Un tavolo di sole donne, ad esclusione di Mariano Leli, è stato allestito ieri nella sala conferenze del Grattacielo di Nettuno, per ufficializzare la candidatura di Enrica Vaccari, ex Forza Italia, a Sindaco di Nettuno con una coalizione civica. Il primo a prendere la parola è stato proprio Leli.
“Il nome di Enrica – ha detto davanti alla platea di una settantina tra sostenitori, curiosi e stampa – nasce dal fallimento delle precedenti amministrazioni. Ci siamo confrontati a lungo senza un nome predefinito perché speravamo in un accordo sul programma che non è arrivato. Secondo noi, per il Comune di Nettuno, serve una madre di famiglia. Ho parlato con due candidati sindaci che il programma volevano scriverlo insieme, ma io non faccio accordi sui nomi ma sul programma. Vogliamo sapere se il nostro programma piace alla città, ci rivolgiamo alle donne, che sono 18mila e che possono fare la differenza, che possono ribellarsi al modo di fare politica portato avanti fino ad oggi. Tutti insieme dobbiamo lavorare per dare speranza al paese”. Quindi, con molta emozione, ha preso la parola proprio Enrica Vaccari.
Non nego – ha detto – che a sorpresa la richiesta di impegnarmi mi ha fatto paura, governare un paese non è cosa facile. Sono tante le campagne elettorali che ho fatto, ma da sindaco è un’altra cosa. La mia sarà un amministrazione schietta e serena, competente. In questi ultimi anni questo è mancato. Ci credo fortemente. Noi donne abbiamo una marcia in più. Vorrei che l’amministrazione fosse improntata sotto questo aspetto. C’è il mio programma che non è il libro delle favole ma è anche quello che il paese chiede. Nettuno non è questa, quella di oggi sommersa dal degrado al punto che la gente non lo vede più e gli sembra che sia la normalità. Ho visto tanti danni. Non ho una laurea, ve lo dico perché oggi si fa così. Ho vinto un concorso sotto una gestione commissariale, ho lavorato in contesti che mi hanno fatto capire e insegnare ai miei figli che non ci sono divari tra le persone quando si dialoga”. Sul passato in Forza Italia spiega “E’ un partito in cui c’è dentro tutto, ma non è il partito che ti dice chi sei. Pensavo che il programma fosse essenziale io sono stata leale nel confronto sul programma poi si sono fatte scelte diverse. Il dubbio della concretezza e della governabilità viene. Il programma è il punto di parte di chi vuole realizzare qualcosa per il paese che ama. Gli elettori capiranno. Io sono pronta alle battaglie e mi piace anche vincere”.