E’ stato rinviato a giudizio, con l’accusa di omicidio colposo, il proprietario della villetta di Anzio, zona Marechiaro, che era stata affittata da una famiglia romana per le vacanze e in cui morì travolto da un cancello un bimbo di soli 4 anni. Il tragico episodio avvenne nell’estate di due anni fa. Gli investigatori hanno stabilito che il cancello scorrevole abbattutosi sul piccolo mentre stava giocando in giardino con altri bambini era stato montato senza alcun dispositivo antiribaltamento e il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Velletri, Gisberto Muscolo, ha disposto il processo per titolare dell’immobile, un 44enne neroniano. Il bimbo, Angelo Quirino, era arrivato ad Anzio tre giorni prima della tragedia, per trascorrere le vacanze insieme alla famiglia, romani trapiantati per lavoro a Manchester, in Gran Bretagna. I familiari avevano affittato una villetta in via Coralli. Il 19 agosto 2017 il bimbo stava giocando all’esterno dell’abitazione con un amichetto e con il fratello più grande. Quest’ultimo aprì il cancello di accesso alla villetta e lo scorrevole crollò sul bimbo. I tentativi di rianimarlo furono inutili. I carabinieri iniziarono subito a indagare sulla tragedia. Scoperto che il cancello era privo dei dispositivi di sicurezza, il proprietario della villetta fu prima indagato ed ora rinviato a giudizio. Il processo avrà inizio il prossimo 17 aprile, davanti al giudice del Tribunale di Velletri, Silvia Artuso. La mamma di Angelo si è costituita parte civile tramite l’avvocato Roberto Guglielmo ed è stata citata come responsabile civile anche la compagnia assicurativa con cui era assicurata la villetta, la Verti spa.