In occasione dell’11 febbraio che la Chiesa ricorda Nostra Signora di Lourdes e la XXVII Giornata Mondiale del Malato, si è tenuta ieri presso il Santuario della Madonna delle Grazie di Nettuno una solenne celebrazione presieduta dal Rettore del Santuario Padre Antonio Coppola, unitamente al Vicario Foraneo don Massimo Silla e all’Assistente Spirituale Unitalsi della Sottosezione di Albano Don Carlos Tomè, una ricorrenza dal doppio significato: il malato, ma anche la festa della Madonna di Lourdes vissuta come un appuntamento cardine dai numerosissimi volontari e malati non solo dell’UNITALSI presenti.
“La centralità del malato e la devozione a Maria – afferma il Presidente Pietro CORTI della sottosezione di Albano Laziale – sono i due fulcri su cui si muove la nostra Associazione. Qui l’ammalato è il protagonista, è il nostro carisma. Noi siamo accanto all’ammalato e al sofferente in una condizione di parità. Da oltre 110 anni accompagniamo i malati a Lourdes sui nostri treni Bianchi: il senso del pellegrinaggio, quello vero, è far sì che queste persone possano trovare l’energia per ricaricarsi, ritrovare una forza interiore, morale, spirituale e per i volontari diventa sollecitudine e attenzione alle necessità non solo degli ammalati ma di tutti gli uomini. Alla fine ogni anno di ritorno da Lourdes dopo il pellegrinaggio di ottobre i volontari i malati del Unitalsi prendono con sé madonnine con l’acqua di Lourdes con l’intento ben preciso di donarle l’11 febbraio ai malati che non si sono potuti permettere di andare a Lourdes in modo tale che quel giorno loro sentano La carezza materna di Maria.
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