Gli alunni del Liceo Artistico “Pablo Picasso” di Anzio celebrano, anticipandolo di qualche giorno e in occasione dell’assemblea d’istituto, il “giorno del ricordo“ in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale. La Repubblica Italiana istituì nel 2004 per il giorno 10 febbraio la celebrazione di questa triste pagina della storia. Inizialmente i ragazzi hanno letto alcune delle testimonianze dei sopravvissuti alla tragedia delle foibe con grande partecipazione e commozione di tutti . Molto sentita la lettura dell’ultimo testimone oculare tra gli uomini che videro risalire a grappoli i corpi dei nostri italiani innocenti dalle profondità delle Foibe. Inoltre è stato proiettato su questo tema un documentario tratto dalla serie televisiva “Il tempo e la storia”, edizioni Rai. Riuniti in assemblea d’istituto ,gli alunni , ancora una volta, si sono schierati contro ogni forma di violenza e, aldilà di ogni riferimento politico, hanno inviato simbolicamente un messaggio verso tutti i nostri governanti e l’Europa perché si rispetti la vita in ogni sua forma come diritto fondamentale dell’uomo, stabilito sia a livello internazionale che nella nostra Costituzione. I governi, oggi più che mai, devono alimentare quella speranza di giustizia e pace senza la quale non vi sarà nessun futuro degno dell’umanità. “Siamo, ormai, tutti globalizzati e ricchi di grandi progressi tecnologici che però non sempre sono accompagnati da grandi progressi civili. Manca ancora la volontà collettiva di superare le disuguaglianze e di creare nuove strutture che permetteranno a tutti di partecipare in modo giusto alle risorse del mondo. L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa, l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l’indifferenza. Esigiamo un mondo migliore, giustizia e rispetto dei diritti umani, ma anche una maggiore armonia tra le persone e i popoli ” affermano gli studenti. La mattinata si è conclusa con l’uscita di tutti gli alunni nel giardino della scuola in cui , su proposta degli alunni delle classi 1 B e 2 B, si è deciso di mettere a dimora un albero di mirto. Nella fossa predisposta per l’albero sono stati depositati dei petali di rosa a simboleggiare ogni vittima caduta nelle foibe e la loro innocenza. L’albero di mirto, caro agli dei nell’antichità classica, è stato scelto come simbolo di rinascita e di vita. Il gesto simbolico rappresenta il rifiuto alla guerra e alla barbarie , all’indifferenza , all’odio . La linfa vitale dell’albero sia auspicio per tutti di una vita serena nel rispetto di ogni singolo uomo.
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