Primo Piano

Il Cimitero Americano chiude le comunicazioni con il Clandestinogiornale

Siamo profondamente dispiaciuti e amareggiati per la decisione, che ci è stata comunicata questa mattina dal personale che si occupa delle Relazioni con l’esterno, con cui la nostra Redazione giornalistica è stata esclusa dalle comunicazioni ufficiali del Sicily Rome American Cemetery and Memorial. La decisione ci è stata comunicata perché, in via informale, abbiamo chiesto se fosse stata spedita una nota per ringraziare chi aveva preso parte alle belle cerimonie per lo Sbarco. Abbiamo seguito l’evento con molta passione, realizzando uno speciale per il nostro giornale e anche per la tv. Abbiamo dato voce al Cimitero Usa che ci ha fornito una rubrica seguitissima e abbiamo ripreso tutta la cerimonia compreso il concerto, nella serata del 22 gennaio. Ci avrebbe fatto piacere seguire l’evento fino all’ultimo atto. Ma a quanto pare non ci è concesso.

Motivo del contendere un nostro articolo in cui abbiamo segnalato il malumore di alcuni Sindaci lasciati in attesa al pass d’ingresso. L’articolo, che raccontava la cronaca a presa diretta dell’evento, non è piaciuto e non è evidentemente bastato un confronto con il Responsabile delle comunicazioni esterne (in quel momento impegnatissimo) e un articolo dedicato alle (giuste) motivazioni di questa attesa, a sistemare la situazione. Il Responsabile questa mattina a sorpresa (almeno per noi) ci comunica che “è in valutazione la professionalità della nostra Redazione” dopo quell’articolo e che non c’è un “obbligo a mandare i comunicati a tutti”. Non sappiamo chi abbia preso questa decisione perché, nonostante lo abbiamo chiesto non ci è stata data risposta.

Siamo rimasti colpiti e dispiaciuti da questa presa di posizione che, lo sottolineamo, non sposta di un millimetro il nostro senso di amicizia, gratitudine, affetto e considerazione infinita per il Cimitero Americano, struttura che amiamo, per gli eventi storici che rappresenta, per il sacrificio di milioni di giovani che sono venuti qui a combattere e a morire. Un sacrificio estremo per difendere i principi della democrazia e della Libertà. Anche di stampa.