Home Politica Citta Futura difende l’Unicivica e attacca ‘politicanti e pseudocomunicatori’

Citta Futura difende l’Unicivica e attacca ‘politicanti e pseudocomunicatori’

Rosalba Esposito

CITTA’ FUTURA E CAPPELLARI
Capiamo che rispondere alle insinuazioni che si sono fatte ad arte, da parte di alcuni politicanti e pseudocomunicatori a proposito delle esternazioni personali sui social del prof. Piero Cappellari, subito dopo la sua partecipazione agli eventi dello sbarco, significa fare il gioco di chi le ha messe in circolo – dichiara il Direttivo di Città Futura Nettuno – ma qualche precisazione va fatta.
È ora di finirla con becere e sterili polemiche, prive di qualsivoglia fondamento, che mirano ad addossare colpe ad altri (vertici dell’Università Civica) per coprire o mandare nel dimenticatoio le proprie responsabilità politiche passate, molto più gravi o, peggio, incapacità e darsi una ripulita prima di presentarsi alle prossime elezioni amministrative come paladini della legalità.
Facendo salve le responsabilità personali di chi ha postato su Facebook foto e frasi che hanno disturbato più di qualcuno, vogliamo ricordare che nel panorama cittadino il Cappellari è storico di indubbio valore, apprezzato e conosciuto ed ha collaborato da sempre nella organizzazione di eventi culturali sia con le amministrazioni di sinistra che di destra.
Gli stessi soggetti che ora cercano capri espiatori insieme a quelli che erano di destra e sono trapassati a sinistra, invece di richiedere interrogazioni parlamentari su episodi del genere, le facessero sugli innumerevoli e scandalosi problemi e criticità che attanagliano Nettuno e tra l’altro le stesse figure politiche che ora criticano, dimenticano di essersi servite loro stesse del prof.Cappellari affidandogli l’organizzazione o supervisione di manifestazioni culturali.
Noi siamo del parere, invece, che l’evento sia perfettamente riuscito sotto l’aspetto organizzativo, culturale e di interesse pubblico e i coordinatori andrebbero encomiati e non sottoposti alla gogna mediatica.
Infine vogliamo sottolineare che non si possono usare “due pesi e due misure”: possibile criticare la partecipazione del Cappellari agli eventi di Nettuno ed elogiarlo per altri, tipo la sua partecipazione alla commissione cultura di Anzio ad Ottobre 2018 per un progetto di recupero e creazione archivio storico? Oppure fare supposizioni sulla opportunità di collaborazione con lui e poi accettare nel 2016, in dono, per la casa comunale di Nettuno il suo personale archivio storico?
Anzi prorio su questi ultimi punti ci chiediamo come mai il Partito Democratico che si è sollevato sulla vicenda nettunese chiedendo addirittura le dimissioni del Consiglio di Amministrazione dell’Università Civica non si è accorto, dove ha consiglieri eletti come ad Anzio, che nella Commissione Cultura il Cappellari ha presentato un progetto e ne é direttamente coinvolto. In questi caso la vigilanza non ha funzionato? Quindi come si evince è piu facile rompere gli atomi che i pregiudizi.
Infine l’unica cosa che a noi sembra “imbarazzante” è l’ipocrisia di chi ha sollevato questo polverone per servirsene a scopi personali e come vetrina per le prossime elezioni.

Il presidente di Citta’ Futura
Rosalba Esposito

Questa comunicazione ha il sapore dell’incredibile per due motivi. Il primo di opportunità, poiché la difesa d’ufficio per i ‘Vertici dell’Università’ civica arriva da una formazione politica che vanta Chiara Di Fede tra i suoi iscritti nel comune di Anzio. Il secondo invece riguarda la Politica stessa poiché Rosalba Esposito, firmataria del documento, è una storica esponente del Direttivo del Pd e suo marito Giulio Verdolino, candidato a Sindaco nelle ultime elezioni a Nettuno sotto il logo di Città futura, è stato un assessore della Giunta Chiavetta. Per il resto non è chiaro chi siano gli ‘pseudocomunicatori’ ma sottoscriviamo il concetto di ‘imbarazzante’ per quanto avvenuto. Imbarazzante che l’Università civica di Nettuno abbia dato voce e spessore ad una persona, studioso, storico, che non ha il freno emotivo necessario ad evitare un post come quello pubblicato sulla pagina di Nettuno Racconta. Un imbarazzo che nessuna comunicazione “ad personam” ha il potere di lenire.