E’ venuto a mancare in mattinata Rolando Valerio, 90 anni. Per tutti Rolando dell’Edicola di Anzio. Davvero in pochi possono dire di non averlo conosciuto e nessuno di non averlo apprezzato. Rolando è stato e resterà uno dei pezzi della storia di Anzio. La madre prese l’Edicola sotto al comune di piazza Battisti nel ’47. Rolando inizia a frenquentarla da piccolissimo e la prende in gestione nei primi anni ’50. Quando Anzio stava rinascendo, quando i giornali erano una delle poche fonti di informazione, quando a leggere i giornali ci si distingueva. E l’Edicola, a due passi dal comune, è stata sempre crocevia di politici, sindaci, consiglieri.
Per tanti anni l’Edicola è stata anche una ‘stazione di posta’, un punto di riferimento. In tanti lasciavano pacchi, lettere, biglietti, altri ancora chiedevano a Rolando di intercedere per avere certificati, quando si aveva fretta. Non negava mai un favore, una gentilezza, una mano. Dall’Edicola di Rolando sono passati davvero tutti, da Malvito Vecchiarelli a Castore Marigliani, da D’Amico a Candido De Angelis. Rolando è stato amico di tutti, apolitico, discreto, mai schierato e sempre apprezzato. E’ rimasto in Edicola fino a qualche anno fa e, nonostante gli acciacchi dell’età fino a questa mattina è stato piuttosto in forma. All’improvviso un malore e l’addio. Rolando lascia la moglie, il figlio Stefano e le figlie Claudia, Lina, Antonella e Vittoria e tanti nipoti. Alla notizia della scomparsa sui social on line sono arrivati una valanga di messaggi di affetto e condoglianze per la famiglia e per “un pezzo di storia che se ne va”. L’ultimo saluto domani alle 13,30 nella chiesa dei Santio Pio e Antonio, a due passi dal lavoro di una vita.
La Redazione del Clandestino e l’Editore Daniele Reguiz si stringono alla famiglia in questo momento di dolore.