Il razzismo è una piaga di questo secolo e, nonostante i passi avanti della triste storia di questa malattia umana, il rischio è sempre dietro l’angolo. A rispondere ai più bassi istinti umani, con una collezione coloratissima e meravigliosa, il direttore creativo di Valentino, Pierpaolo Piccioli, nettunese doc, che ha creato gli abiti per la prossima primavera modulandola su tinte, proporzioni ed estetica delle donne di colore, e facendole sfilare quasi in via esclusiva nelle sale dell’hotel de Rothschild a Parigi. Sessantacinque abiti da sogno che rispettano “perfino gli stereotipi della couture”, cioè i volant, i fiori, le sete faille, i ricami, ma le declinano nei colori più adatti a valorizzare incarnati, gusti e anatomie diverse dalle donne per le quali la couture non solo si è sempre fatta, ma è nata: rosa garofano, rossi mattone, gialli acidulati accompagnati al glicine. Cromie inattese su corpi miracolosamente slanciati, dalla grazia magica. Magari non basterà una sfilata, neanche una collezione, a cambiare la testa di chi vive di pregiudizi secolari ma la partita conta più del risultato.