Il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Gaia Pernarella oggi poco dopo le 12 è venuta presso i locali della Ex Divina provvidenza a Nettuno, invitata dal duo Rezza e Mastrella, che questa mattina si aspettavano lo sgombero dei locali. L’iniziativa del Comune, legata ad una determina che sottolinea la pericolosità dell’Immobile, è stata sospesa per valutare ulteriori documenti inviati in Comune. Rezza ha passato la mattinata chiuso a chiave dentro la stanza in cui da trent’anni fa le prove, insieme ai suoi sostenitori che con lui sono contrari allo sgombero e che hanno un rapporto affettivo profondo con l’edificio, e ne è uscito solo quando è stato certo che la Polizia locale non sarebbe intervenuta. L’obiettivo dichiarato di Rezza è quello di realizzare una Fondazione in quelle stanze da dedicare al teatro, alla cultura e al percorso artistico del duo. La Pernarella è arrivata subito dopo ed è stato possibile condurla a fare un giro dei locali.
“Riaprire al più presto il dialogo tra le Associazioni e l’Istituzione per salvaguardare un patrimonio che appartiene da anni a tutti i cittadini di Nettuno”. Così la Pernarella, vice presidente della Commissione Cultura della Regione Lazio al termine dell’incontro avuto in mattinata con alcune delle Associazioni che operano nei locali dell’ex Divina Provvidenza, edificio attualmente soggetto a ordinanza di sgombero. “Non entro nel merito delle decisioni degli organi a cui fino a ora si sono rivolti gli attori di questa vicenda perché non è un campo che mi compete – sottolinea la consigliera 5 Stelle – allo stesso modo mi sono attivata inviando una richiesta di incontro al commissario prefettizio Bruno Strati perché nel più breve tempo possibile possa riprendere quel dialogo necessario ad addivenire a soluzioni condivise e che tutte le parti in causa sono sicura auspicano. La cultura è un patrimonio che appartiene a tutti i cittadini, preservare e mantenere vivi spazi dove poter esprimersi, socializzare, valorizzare le eccellenze del territorio è un dovere a cui nessuno, sono sicura, può ne vuole sottrarsi: sono certa – ha concluso la vice presidente della Commissione Cultura – che tutti, dopo questa iniziale fase, si impegneranno e saranno parti attive del buon esito della vicenda”.