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Sbarco ad Anzio, De Angelis: Custodiremo per sempre valori di Pace e fratellanza

“Anzio non dimentica i valori della memoria custoditi e trasmessi ai giovani per un futuro di pace”.  Così è stato  negli anni passati e lo sarà anche per il futuro

di Mirko Piersanti

Anzio non dimentica i valori della memoria custoditi e trasmessi ai giovani per un futuro di pace”.  Così è stato  negli anni passati e lo sarà anche per il futuro che verrà. Oggi, 22 gennaio 2019, è stato commemorato il 75° Anniversario dello sbarco alleato, un evento che ha portato tantissimi anni fa molti giovani americani, inglesi, neozelandesi e indiani a sacrificare la propria vita per liberare l’Italia dall’occupazione nazista. Sono stati anni atroci quelli del ’40 per la cittadina anziate, infatti i palazzi, le case e i monumenti furono letteralmente rasi al suolo: la guerra uccise civili innocenti e spezzò la vita e il futuro di molti. E proprio tutte queste persone decedute, in più di un occasione, tutta la cittadinanza anziate ha voluto ricordare, ringraziandoli anche per quello che hanno fatto per rendere l’Italia un paese libero, democratico e migliore. Dopo aver partecipato alla cerimonia al monumento dei caduti a Nettuno, le autorità civili e militari hanno fatto tappa alle 12.30 a Piazza Garibaldi ad Anzio.

Il Sindaco De Angelis

Presente tra gli altri anche l’ex Sindaco di Anzio Luciano Bruschini. Nonostante le condizioni meteorologiche incerte, sono stati davvero in tanti a prendere parte ai festeggiamenti in un giorno importante per tutta la città e la nazione. In questa occasione erano presenti il sindaco anziate Candido De Angelis, il commissario prefettizio di Nettuno Bruno Strati, l’assessore alla cultura Laura Nolfi, l’assessore alle politiche delle attività produttive, del turismo e dello spettacolo Valentina Salsedo, i consiglieri comunali di Anzio, il capo di stato maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli, tutte le autorità militari del territorio, i rappresentanti dei Comuni che hanno aderito a questa manifestazione, la Corale polifonica, le associazioni combattentistiche, tantissimi studenti locali, diversi cittadini britannici, ma soprattutto Klaus Blome, sindaco della città Bad Pyrmont, gemellata con Anzio da sessant’anni. Proprio Klaus Blome ha accompagnato il sindaco Candido De Angelis davanti al monumento dei caduti per deporre una corona di fiori in ricordi di quanti persero la vita  a causa della guerra. “Oggi siamo qui per ricordare e commemorare questa data importante per la nostra città – ha affermato il sindaco Candido De Angelis – voglio dare un abbraccio affettuoso alle autorità militari e civili, alla Corale, alle scuole, alle associazioni combattentistiche, a tutti i sindaci, a tutti quanti i cittadini. Un abbraccio affettuoso voglio darlo in particolare al commissario di Nettuno Bruno Strati che oggi nel suo emozionante e commovente discorso ha ricordato la fratellanza che esiste tra le nostre città. Una fratellanza fatta di sostanza, di sofferenza, di destino comune. Prima abbiamo letto la motivazione con cui nel 2004 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha conferito la medaglia al merito civile ad entrambi le città, io ricordo sempre a me stesso che quello è stato il più bel giorno della mia esperienza da sindaco, è stato il giorno più bello e commovente perché in quelle parole erano piene di sostanza, piene di sofferenza e di morte dei nostri concittadini che hanno perso la propria vita, che hanno perso la casa e sono dovuti evacuare dalla nostra città. Chi non ha sentito che quelli della mia generazione o quelli della generazione ancora prima, la parola sfollamento nel lessico naturale delle nostre case i miei genitori, i miei nonni e quelli di tutti ricordavano la guerra”. Quella parola “sfollamento” che come ha ricordato il sindaco De Angelis era simbolo di morte, di fame, di distruzione e di sofferenza con cui gli anziati hanno vissuto quel periodo tragico e difficile. Terminata la guerra ai cittadini non rimaneva altro che avviare un lungo e complesso percorso di ricostruzione. “I cittadini che sono ritornati dopo la guerra e dallo sfollamento hanno ritrovato la città distrutta e l’hanno ricostruita per riconsegnarcela nella bellezza di cui tutti noi conosciamo e nell’amore che tutti noi proviamo per essa  – ha continuato il sindaco De Angelis – questo è per ricordare i tantissimi giovani che sono sbarcati qui ad Anzio e a Nettuno. Non ci interessano più queste squallide e sterili semi polemiche campanellistiche, lo sbarco riguarda tutte e due città. Dobbiamo commemorare, la commemorazione significa due comunità fraterne, Anzio e Nettuno, è questo che dobbiamo commemorare e ringraziare i ragazzi che sono sbarcati e morti qui”.  Lo stesso De Angelis ha inoltre ringraziato per la presenza il sindaco di Bad Pyrmont, la città con cui c’è un solido legame grazie un gemellaggio che dura da sessant’anni, uno dei più antichi d’Europa. “Attraverso la memoria, il ricordo, i nostri giovani – ha concluso il sindaco anziate –  non dobbiamo dimenticare che oggi è la giornata della pace, noi tramandare ai nostri giovani il calore della pace”. La pace, come ha precisato il sindaco, è un valore assoluto fondamentale che va difeso, tramandato e mai dimenticato, è altrettanto importate commemorare quello che è stato fatto da quei ragazzi che settanta cinque anni sono sbarcati sulle queste terre. Dal canto dell’inno nazionale alla conclusione della cerimonia in tanti avevano le lacrime sul viso, in molti era ancora forte il ricordo di quello che Anzio ha passato durante la guerra e della sofferenza con cui i cittadini sono stati costretti a patire per parecchio tempo. Ora la guerra non c’è più, adesso tutti hanno un dovere, di insegnare ai più giovani che : se vuoi la pace, prepara la pace.